Chiesa di San Secondo
La chiesa di San Secondo martire, situata nell'isolato tra via San Secondo, via Magenta, via Vincenzo Gioberti e via Assietta, fu edificata nel 1867 e diede il nome a tutto il borgo circostante. Durante il secondo conflitto mondiale venne colpita dai bombardamenti dell'8 dicembre 1942 e del 13 luglio 1943, che la danneggiarono lievemente.
Bombardamenti
La chiesa di San Secondo, così come i locali della canonica all'angolo con via Assietta, venne colpita dalle incursioni aeree dell'8 dicembre 1942 e del 13 luglio 1943. Bombe dirompenti e incendiarie causarono il distacco della copertura del tetto, danni a vetri e infissi, lesioni ai muri esterni e alla facciata. L'edificio di due piani fuori terra, che ospitava la casa parrocchiale, subì la bucatura del tetto, il crollo di tramezze, danni alle volte e schiantamento degli infissi. Nel giugno 1944, nessuna opera di rifacimento risultava effettuata.
Al civico 9 di via Assietta, all'angolo con via Vincenzo Gioberti, sorgeva un edificio, in muratura mista (mattoni e pietrame) di tre piani fuori terra, che ospitava i 21 locali destinati alle convivenze delle Suore della Misericordia. Durante l'incursione dell'8 agosto 1943, soffio di bomba dirompente sinistrò gravemente il tetto dello stabile. Cinque locali delle convivenze furono parzialmente distrutti, mentre 16 risultarono gravemente sinistrati da bombe incendiarie e soffio di bomba dirompente. Dalla rilevazione del novembre 1944, risultavano effettuate riparazioni di fortuna. Attualmente sull'area sorge un moderno stabile di cinque piani fuori terra che ospita i locali della parrocchia di San Secondo Martire e la scuola materna Monsignor Pinardi Foradini Mario.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CHIESA DI S. SECONDO
Via S. Secondo 8
Chiesa e canonica
Edificio di valore storico-artistico e ambientale, tipico e significativo esempio di costruzione nel gusto neo-medievale. La chiesa è stata costruita su progetto di Giuseppe Formento nel 1867; la canonica, sempre del Formento, nel 1874.
ASCT, Progetti Edilizi, ff. 44/1867; 11/1874; M. LEVA PISTOl, 1969, pp. 144-145.
Tavola: 49
Bibliografia
- Guidi, Guido, Le chiese di Torino danneggiate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 8, agosto, 1949, Torino, pp. 9-15 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 363 Vai alla pagina digitalizzata
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 372, cart. 7, fasc. 8, n. ord. 1
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà