Scheda: Evento - Tipo: Culturale

Torino e le donne. Piccole e grandi storie dal Medioevo a oggi - Letture al femminile

''Torino e le donne''. Sezione: Letture al femminile.

Archivio Storio della Città di Torino, documenti in mostra dal 6 ottobre 2021 al 31 marzo 2022.

 

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Le donne e la stampa

Anche le riviste e i giornali si accorgono di un nuovo interesse dimostrato dall’universo femminile per tematiche legate a letteratura, notizie di mondanità, ma anche moda.

Nel 1889 viene fondato il «Giornale delle donne», che si propone di «Istruire dilettando; far dimenticare per qualche ora le affannose cure quotidiane; dare un aiuto a combattere e vincere le battaglie della vita».

«La donna» è un giornale fondato nel 1905 a Torino da Nino Caimi, supplemento quindicinale illustrato de «La Stampa». Aperto ad accogliere diverse prospettive e diversi stili narrativi, vi scrivevano Carola Prosperi, Amalia Guglielminetti e Barbara Allason.

 

Tra Settecento e Ottocento

Ci furono anche protagoniste femminili in campo letterario tra Settecento e Ottocento; in particolare ricordiamo:

  1. Diodata Saluzzo Roero (1774-1840), celebre poetessa torinese e protagonista dell’opera Acclamazione della nobilissima donzella Diodata Saluzzo all’Accademia di Fossano (Torino, 1797);
  2. Benedetta Clotilde Lunelli Spinola (1700-1774), nata a Cherasco, incoraggiata a studiare, laurearsi e a scrivere dalla madama reale Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours; nel 1719 dà alle stampe a Torino le «Primizie di Parnaso».

Tra le pubblicazioni dedicate alle donne, in una vetrina espositiva troviamo «L’avvocato delle donne. Calendario colle fasi lunari per l’anno 1810» (e 1816). L'incipit di questo volumetto recita così: «Una nuova sorgente di mali può essere in molte il furore introdottosi da alcuni anni della lettura. [Le opere letterarie] le hanno talmente invogliate di leggere, che dalla fanciullezza sino all’età avanzata alcune vi spendono buona parte del giorno e sovente veglian le notti per soddisfare questa passione. Una lettura continuata produce malattie nervose; e le veglie, il niun movimento, e la digestione viziata, che è un effetto, finisce di rovinare la loro salute».

L'importanza di Emilia Mariani

Emilia Mariani (Torino, 1854 – Firenze, 1917) ha speso la sua intera vita nell’insegnamento, visto come una missione, nella passione per la scrittura, nella lotta per l’emancipazione femminile e per il diritto al voto delle donne, una femminista ante litteram. I suoi pensieri e i suoi scritti sono stati raccolti dopo la sua morte in un volumetto, edito nel 1918 a cura del Comitato pro voto donne, alla cui fondazione contribuì in modo decisivo nel 1906.

 

La «maestrina dalla penna rossa»

Forse non tutti sanno che uno dei personaggi del libro Cuore più amato, la maestrina dalla penna rossa (sul cappello, come si può vedere sotto nella tavola de «La Domenica del Corriere» a lei dedicata nell’aprile 1957), era una persona veramente esistita e vissuta a Torino, in largo Montebello: si chiamava Eugenia Barruero, nata nel 1860.

La ritroviamo poi sulla rivista «Oggi» nel 1947 quando, più che ottantenne, si recò a Roma in veste di consulente per il film Cuore diretto da Vittorio De Sica. La signora Barruero raccontò alla troupe di aver conosciuto De Amicis quando insegnava alla scuola municipale di via della Cittadella e di essere stata maestra del suo secondogenito, Ugo.

 

Note

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(Mostra a cura di Maura Baima, Luciana Manzo, Fulvio Peirone. Segreteria: Anna Braghieri. Progetto espositivo: Ottavio Sessa. Allestimento: Gisella Gervasio, Manuela Rondoni. Riproduzioni fotografiche: Giuseppe Toma, Enrico Vaio. Foto web: Deborah Sciamarella. Collaborazioni: Andrea D'Annibale, Massimo Francone, Omar Josè Nunez, Anna Maria Stratta. Per MuseoTorino: Caterina Calabrese, Surya Dubois Pallastrelli, Diletta Michelotto. Traduzioni: Surya Dubois Pallastrelli, Laura Zanasi).

 

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