Guido Gobino, cioccolato, ex Villarboito, tipografia
All’angolo con via Maria Vittoria, dal 2007 prestigioso punto vendita della cioccolateria di tradizione famigliare Gobino, il locale ha conservato la facciata di primo Novecento e il sobrio arredo originale, boiserie e scaffalature, della storica ditta Villarboito Timbri.
1. Cenni storici
Palazzo Asinari di San Marzano, poi Palazzo Carpano, tra il 1925 e il 1998 ospita la ditta Villarboito Timbri, tipografia aperta nel 1887 in via Genova (1). I locali conservano sino al 2001 arredi, macchinari e campionature del primo quarto del Novecento. L’inserimento del cioccolataio Gobino avviene nel 2007 con estrema attenzione al recupero e al restauro del sobrio arredo originale.
2. Arredi esterni
La pregevole devanture di inizio Novecento, realizzata in legno verniciato in nero, riprende il modello del monoblocco ligneo ma gli elementi costitutivi – insegna, vetrina, targhe – sono isolati. La grande insegna modanata recita ancora “Carlo Villarboito/e figli” sovrasta due vetrine laterali; l’ingresso strombato è affiancato da due elaborati cartigli in bronzo che illustrano le diverse produzioni della ditta Villarboito, su cui oggi sono sovrapposte insegne di foggia ellittica trasparenti con inciso il logo di Gobino, ripreso anche nella moderna insegna metallica posta all’angolo dell’edificio.
3. Arredi interni
La sala vendita, rivestita di boiserie ha mobili in rovere di Slavonia che poggiano sulla vecchia pavimentazione in mattonelle nere e grigie, scaffalature a doppia alzata con ante nella parte inferiore e sportelli in quella superiore a cui , per esigenze espositive, sono stati asportati i vetri e di cui rimane un esemplare completo nella sala retrostante. Qui è stato anche spostato il bancone con piano in marmo, che si richiama per materiale e decori al resto dell’arredo. Questa saletta è stata rinnovata completamente con l’aggiunta di un grosso schermo retro-illuminato su cui scorrono le immagini relative alla lavorazione del cioccolato.
Una balaustra a colonnine lignee corre intorno alla scala che porta al piano sottostante, un tempo deposito di macchinari tipografici. Un grande torchio è stato donato al museo del Politecnico.
Un ulteriore ambiente, una volta studio ufficio, è ora adibito alla degustazione: ha mantenuto l’antico soffitto ligneo cassettonato, valorizzato da un nuovo impianto luminotecnico, pavimento in cotto rustico e pareti originali su cui poggia un moderno mobile espositore; l’arredo è completato da tavoli e poltrone contemporanee.
Note
(1) Guida Paravia, 1925-1926. Altre sedi della ditta sono riportate delle Guide Paravia, 1900-1911-1920, in piazza Castello “rimpetto al n. 16” e poi in via Pietro Micca. Cfr. Biblio: Job, Laureati, Ronchetta, p. 172
Bibliografia
- Job, Andrea - Laureati, Maria Luisa - Ronchetta, Chiara (a cura di), Botteghe e negozi: Torino 1815-1925. Immagine del commercio fra architettura e decorazione, U. Allemandi, Torino 1984 , p. 172
- Ronchetta, Chiara (a cura di), Le botteghe a Torino: esterni e interni tra 1750 e 1930, Centro studi piemontesi, Torino 2001 , pp. 182-183, n. 121 p. 291
- Artusio, Lorenzo - Bocca, Mario - Governato, Mario, Alberghi, ristoranti, caffè, negozi della vecchia Torino in immagini d'epoca, 1890-1950, Edizioni del Capricorno, Torino 2002 , n. 272 p. 144
- Ronchetta, Chiara, Guida alle botteghe storiche di Torino, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, Torino 2005 , n. 11, p. 37
- Ronchetta, Chiara (a cura di), Le botteghe a Torino: esterni e interni tra 1750 e 1930, Centro studi piemontesi, Torino 2008 , pp. 174-175
- Ronchetta, Chiara (a cura di), Le botteghe in Piemonte: esterni e interni tra 1750 e 1930, Centro studi piemontesi, Torino 2008 , n. 286 p. 121.
Fonti Archivistiche
- ASCT, Tipi e disegni, 10.49
- Legge Regionale 4 marzo 1995/n. 34 “Tutela e valorizzazione dei locali storici” catalogo Guarini Piemonte, presso CSI Piemonte, G.Auneddu, M.L.Laureati, A.Costantino, 1998, scheda n. R0082001 e Allegati
Fototeca
Luoghi correlati
Ente Responsabile
- MuseoTorino, 2017