Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa della Natività di Maria Vergine a Pozzo Strada

La chiesa della Natività di Maria Vergine, era sede di un'istituzione religiosa già nel XII° secolo. Adibita a polveriera durante l'assedio francese di Torino e fatta esplodere, venne ricostruita e ampliata in più occasioni. Fu lievemente danneggiata, in data imprecisata, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, così come gli adiacenti locali della casa parrocchiale.


VIA BARDONECCHIA 161

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

Ampliamento: 1915

Bombardamento: 1942 - 1943

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  • parrocchia | oratorio | bombardamento | chiesa

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  • bombardamenti

Bombardamenti

La chiesa della Natività di Maria Vergine, sede di una chiesa e di un convento già nel XII° secolo, fu adibita a polveriera durante l'assedio francese di Torino e fatta esplodere nel 1706. Venne nel tempo ricostruita e ampliata in più occasioni. Fu lievemente danneggiata, in data imprecisata, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, così come i locali della casa parrocchiale, ospitati in uno stabile di due piani fuori terra corrispondente ai civici 159, 161 e 163 di via Bardonecchia. Nello stesso isolato, in via Luigi Ferdinando Marsigli 16, l'industria di carpenteria Vienna, che occupava un basso abbricato in legno e due tettoie, subì lievi danni, presumibilmente durante lo stesso bombardamento.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CHIESA DELLA NATIVITÀ DI MARIA VERGINE A POZZO STRADA
Via Bardonecchia

Chiesa.
Edificio di valore storico-artistico.
Fin dalla fine del XII secolo il sito, sulla via delle Gallie «de Puteo Stratae», era sede di una chiesa con convento. Prima proprietà dei Canonici del Santo Sepolcro, passò ai Camaldolesi alla fine del XV secolo. La chiesa primitiva, nell'assedio del 1706, fu adibita a polveriera e poi distrutta in buona parte. La chiesa attuale risale alla ricostruzione iniziata nel 1712 e proseguita fin circa a metà secolo, a cura della Città. Si ha notizia di lavori di restauro nel 1841 che non modificarono però le strutture ecclesiali, a differenza dei successivi interventi del 1915, consistenti nell'ampliamento della zona absidale e nel rivestimento di facciata e campanile.

L. TAMBURINI, s.d., pp. 421-425; L. MALLE, 1961, p. 54 e fig. 47.
Tavola: 39

Fonti Archivistiche

  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2078, cart. 43, fasc. 23, n.ord. 3

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà