Villa Candelo, già Vigna Arnò
In questa zona la valletta di Crava s'adagia all'interno della collina terminando nella strada pianeggiante che da quella di Revigliasco tende alla val Pattonera. Solitaria e deliziosa un tempo, la val di Crava è oggi popolata di ville e villette, ma nelle posizioni migliori, ormai occupate da secoli, si trovano Villa Vigada, Villa Arnaud e Villa Aloardi.
A. Grossi la cita come l' «Arnaud vigna con palazzina del sig. negoziante Francesco Antonio Arnaud». L'Arnò, come viene ancora chiamata, è probabilmente una vigna costruita verso la fine del '700 perché la cappella annessa, dedicata a S. Francesco d'Assisi, non è elencata nelle visite pastorali anteriori al lavoro del Grossi (1791).
La casa aderisce al fianco della collina sviluppandosi in lunghezza con esposizione verso sud e sul retro. L'architetto settecentesco ha realizzato l'edificio con un susseguirsi di corpi di fabbrica ad angolo retto che formano una specie di scala e così viene rappresentata nelle topografie successive alla carta del Grossi.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA CANDELO, GIÀ VIGNA ARNO
Strada Vicinale del Ponte Isabella a S. Vito 116, interno 57
Vigna.
L'edificio, di valore ambientale e documentario, costituisce permanenza di vigna settecentesca sul poggio di separazione tra S. Vito e Val Pattonera.
La vigna è segnata sulla Carta topografica della Caccia senza denominazione, con impianto articolato. Il Grossi la cita come vigna Arnaud con «palazzina». L'iconografia ottocentesca e del primo Novecento conferma il mantenimento dell'impianto precedente. Attualmente è stata restaurata e contribuisce a qualificare con il suo giardino, l'ambiente circostante.
Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 12; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXXII; E. GRIRAUDI ROSSI, 1975, p. 555.
Tavola: 67