Rubens Fattorelli (Torino 1921-1945)
Partigiano. Il 19 gennaio 1945 veniva arrestato e portato alla caserma di via Asti: trattenuto per 15 giorni, fu torturato per obbligarlo a rivelare i nomi dei compagni di lotta, senza cedere alle torture. Trasferito nelle carceri di Torino, processato il 9 febbraio 1945, veniva condannato in tre distinte fasi processuali, ad una doppia pena: vent'anni di carcere e la pena di morte. Veniva fucilato al Martinetto l'11 febbraio 1945.
Rubens Fattorelli, meccanico, era nato a Torino il 19 agosto 1926; come Alfonso Gindro aveva fatto parte della 42ª brigata Garibaldi ed era rientrato in città unendosi ai Gap col nome di battaglia Mario. Risiedeva in via San Francesco da Paola 6.
Il 17 gennaio 1945 militi della Gnr avevano arrestato Nello Meneghini, trovato in possesso di armi e sotto falso nome. Nei giorni seguenti veniva catturata tutta la squadra Gap, composta, oltre che da Meneghini, anche da Rubens Fattorelli, Alfonso Gindro, Giovanni Canepa, e da altri quattro gappisti, tra i quali il fratello di Meneghini. Vennero accusati dell’uccisione dello squadrista delle Brigate nere Argonauta, avvenuta in via Stradella e di analoghe azioni contro ufficiali fascisti in via Breglio e corso Palermo, nonché di attentati contro un deposito di automezzi e alla chiesa di San Filippo, adiacente alla Casa littoria di via Carlo Alberto 10. Il Tribunale militare straordinario li condannò a morte, comminando pene detentive agli altri accusati. Furono fucilati l’11 febbraio 1945 (Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese; Aisrp, Fondo Sentenze magistratura piemontese, b. Tribunali militari Rsi, Sentenza Tribunale militare regionale di guerra straordinario del 1° Comando militare provinciale, n. 6, 9. 2. 1945 (in copia); Aisrp, C 69 b, Elenco detenuti giustiziati al Martinetto) (1)
Note
(1) Testo tratto da Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015, p. 75 - 76
Bibliografia
- Cipolla, Ruggero, I miei condannati a morte. Lettere e testimonianze, Il Punto, Torino 1998 , 83, 100
- Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015 , pp. 75 - 76
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Aisrp, Archivio dell’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea
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Ente Responsabile
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- MuseoTorino