Liceo classico Massimo D'Azeglio
L'edificio, di quattro piani fuori terra, costituito da 40 aule e due palestre, fu bombardato ripetutamente nel corso del secondo conflitto mondiale riportando lievi danni.
1. Storia dell'Istituto
La storia del Liceo Massimo D’Azeglio comincia nei primi decenni dell’Ottocento, quando viene istituito il Collegio di Porta Nuova, che nel 1852 è trasferito in via Arcivescovado, presso la Parrocchia della Madonna degli Angeli. Nel 1857, trova sede presso il Collegio Municipale Monviso, dove si trova ancora oggi, che di lì a poco prenderà il nome di Regio Collegio Monviso. Nel 1882 viene fondato il liceo classico “D’Azeglio”, che comprende i cinque anni di corso ginnasiale e i tre del corso liceale. Il numero degli allievi è cresciuto, a partire dagli anni Sessanta, fino a superare il migliaio; da qui la ragione della costruzione di una nuova ala all’edificio e della temporanea creazione di una succursale.
Sui banchi e sulle cattedre dell’istituto, in particolare negli anni Venti e Trenta del Novecento, trovano posto molte figure che avrebbero avuto un ruolo politico e culturale rilevante nella storia della città e del Paese. Fra i docenti si ricordano: Umberto Cosmo, Augusto Monti, Zino Zini, Franco Antonicelli. Tra gli studenti, invece, Cesare Pavese, Giulio Einaudi, Leo Pestelli, Massimo Mila, Luigi Firpo, Vittorio Foa, Tullio Pinelli, Giancarlo Pajetta, Renzo Giua, Emanuele Artom, Leone Ginzburg, Norberto Bobbio, Primo Levi, Fernanda Pivano.
Più recentemente, si sono formati, nelle aule del D’Azeglio, Mario ed Enrico Deaglio, Paolo Montalenti, Gian Savino Pene Vidari, Lucio Levi, Sergio Pistone, Roberto Alonge, Carlo Ossola. Nel 1975, con i Decreti Delegati che introducono nelle scuole forme di partecipazione attiva degli studenti alla vita degli Istituti, diviene primo presidente del Consiglio d’Istituto Primo Levi: una delle prime decisioni del Consiglio, rinnovando “l’impegno antifascista del Liceo, sempre distintosi, anche durante la dittatura, per la ferma posizione democratica dei suoi Insegnanti e dei suoi Studenti”, è quella di ricordare ufficialmente il 25 aprile con un’assemblea aperta sul tema Resistenza ieri e oggi.
2. Bombardamenti
Nell'autunno 1942 e nell'estate 1943 l'edificio fu colpito da bombe dirompenti e incendiarie che causarono danni al tetto, lo schiantamento dei serramenti, la caduta di plafoni e la rottura di vetri. Il fabbricato fu presto ripristinato. Alcuni danni furono accusati anche dall'edificio di civile abitazione compreso nello stesso isolato, fra corso Vittorio Emanuele II 68, via Parini 2 e via Melchiorre Gioia 3.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
LICEO GINNASIO M. D'AZEGLIO
Via Parini 8, Via S. Quintino 7
Scuola superiore.
Segnalazione di edificio di interesse documentario; tipico delle tipologie scolastiche ottocentesche di gusto eclettico. Edificato incorporando il preesistente Liceo Bracco; terminato nel 1882.
G. STRAFFORELLO, 1891, p. 119; G. MARZORATI, 1923, p. 954.
Tavola: 49
Bibliografia
- Guidi, Guido, Opere culturali ed assistenziali devastate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 9, settembre, 1949, Torino, pp. 25-28 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 332 Vai alla pagina digitalizzata
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 144, cart. 3, fasc. 33, n. ord. 1
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà