Il CoBiS, Coordinamento delle Biblioteche Speciali e Specialistiche dell’Area Metropolitana Torinese, è nato il 18 giugno 2008 grazie all’iniziativa di alcune biblioteche specialistiche, che la Regione Piemonte aveva sollecitato ad avviare forme di collaborazione e confronto stabili.

Si trattava di biblioteche che non appartenevano alla rete delle biblioteche civiche o universitarie, ma che rappresentavano, grazie ai considerevoli patrimoni documentari presenti nelle rispettive raccolte, una realtà importante e diversificata nel panorama culturale regionale.

A questo nucleo iniziale sono andate ad aggiungersi, nel corso degli anni, biblioteche di enti assai diversi per assetto e finalità istituzionali e per ambito di competenza. Il CoBiS è oggi costituito da oltre 60 biblioteche, aperte al pubblico e caratterizzate dalle più varie specializzazioni, dall’area storica a quella artistica, da quella economico-sociale a quella scientifica, e trova la sua ragion d’essere proprio nella valorizzazione di queste specificità e diversità dei patrimoni, dei servizi offerti, dei fruitori.

Nel corso degli oltre dieci anni di attività il CoBiS ha migliorato sensibilmente le modalità di fruizione del patrimonio documentario conservato dalle biblioteche aderenti (oltre 1 milione e mezzo di volumi e più di 40.000 testate di periodici) e ha organizzato momenti di aggiornamento professionale (corsi, seminari, workshop) favorendo la creazione di una rete attiva tra i bibliotecari e di percorsi di formazione continua e specializzata.

L’organo principale è costituito da un’assemblea plenaria che si riunisce generalmente a cadenza trimestrale. La segreteria, gestita annualmente a rotazione dalle istituzioni partecipanti, svolge funzione di collegamento tra i componenti e costituisce il punto di incontro del Coordinamento con le diverse istituzioni con cui è in contatto.

Dal punto di vista operativo sono stati istituiti diversi gruppi di lavoro che si occupano di temi specifici – quali per esempio comunicazione, formazione professionale, tecnologie dell’informazione, soggettazione bibliografica, promozione della lettura – e ai quali i bibliotecari possono aderire in base alle specifiche esigenze di servizio e alle competenze individuali.

Tra gli esempi più significativi della capacità progettuale messa in atto dal Coordinamento, il progetto CoBiS LOD e il progetto CoBiS Digital Library & Archives, entrambi realizzati con il contributo della Regione Piemonte, rappresentano esperienze concrete ed efficaci di cooperazione fra istituti appartenenti allo stesso territorio.

Il primo progetto, che ha visto come ente capofila l’Accademia delle Scienze di Torino e si è giovato della collaborazione con il Centro Nexa del Politecnico di Torino e con Synapta Srl, ha svolto una ricerca sull’applicazione di nuove tecnologie dell’informazione (i linked data) ai cataloghi bibliografici. Il risultato è stato l’unificazione in un solo catalogo integrato dei dati creati e gestiti con software diversi dalle varie biblioteche aderenti al progetto. Inoltre, grazie all’interlinking, ovvero al collegamento con fonti esterne come per esempio Wikidata e VIAF, i dati preesistenti sono stati arricchiti con ulteriori informazioni, create da altre comunità di utenti. Attualmente il portale CoBiS Linked Open Data ospita i dati delle dodici biblioteche aderenti al progetto e permette all'utenza non soltanto di interrogarne contemporaneamente i cataloghi attraverso un’unica e agevole interfaccia, ma anche di ampliarli attraverso una rete di rimandi ad altri strumenti presenti sul web.

Il progetto CoBiS Digital Library & Archives, avviato nel 2018 grazie all’iniziativa della Città di Torino-Biblioteca civica Centrale – che partecipa al Coordinamento in ragione della sua sezione di fondi speciali – ha riguardato la digitalizzazione di una serie di opere (monografie, periodici, materiale archivistico) appartenenti a diciassette biblioteche afferenti al CoBiS. La partecipazione al progetto da parte di alcune biblioteche già aderenti al progetto CoBiS LOD ha inoltre consentito di creare una sinergia utile alla valorizzazione dei risultati di entrambi. Al termine del lavoro i documenti digitalizzati (decine di migliaia di pagine) sono stati caricati sulla piattaforma Internet Archive, dove sono ora liberamente consultabili, riuniti in una Collezione CoBiS appositamente creata.