Scuola elementare Vittorino da Feltre
Scuola storica la cui costruzione era stata interrotta dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, dal 1967 ha una succursale presso l’ospedale infantile Regina Margherita. L’edificio fu distrutto durante i bombardamenti e poi ricostruito.
1. Storia dell'edificio
Nel 1915 viene autorizzata la costruzione di un edificio scolastico nella regione oltre la barriera di Nizza, sopra un isolato compreso fra la via Demonte e tre vie ancora a denominarsi, nelle vicinanze della strada provinciale di Nizza. Il nuovo fabbricato, su progetto dell’ingegner Barale del Comune di Torino, è pensato con 37 aule, oltre ai locali per la direzione, gli insegnanti, i bidelli; due palestre, un refettorio e alloggio per i custodi. Ma quando già sono edificati il piano sotterraneo e le mura del piano terra, i lavori vengono interrotti a causa delle «anormali condizioni del mercato dei materiali da costruzione e della mano d’opera prodotte dalla guerra»¹. In questa maniera l’edificio scolastico, la cui costruzione era ripresa con delibera del 14 aprile 1919, inizia a essere attiva solo dall’anno scolastico 1921-1922, già con il nome di Vittorino da Feltre (educatore e umanista trecentesco). Tracce della scuola si hanno dal 1916 quando risulta avere cinque succursali, tutte in edifici privati: tre classi in via Demonte 103, diciotto nella stessa via ai civici 4 e 6, una in corso Spezia 36, due al civico 41 e infine sei classi in via Nizza 175. Viene descritta come «una delle più belle sedi moderne della scuole municipali. […] con 1.000 allievi, patronato, ampio cortile e giardino per l’insegnamento agrario»². Dispone anche di corsi serali e festivi, oltre che di classi diurne di avviamento al lavoro attive dal 1926. È sede inoltre di una Biblioteca Popolare circolante.
2. Bombardamenti
Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio è utilizzato come ricovero temporaneo per i sinistrati bellici, prima di essere totalmente distrutto dalle bombe. L’edificio viene colpito da aerei della RAF con bombe di grosso e grossissimo calibro la notte del 20 novembre 1942. Le lezioni posso riprendere solo trasferendosi presso la succursale in corso Spezia, angolo via Nizza. Dopo la ricostruzione, avvenuta a partire dagli anni Cinquanta, la scuola conta, negli anni Sessanta, 1.160 alunni, oltre a quelli iscritti presso la succursale Parato e ai bambini ospedalizzati presso l’Ospedale Infantile.
Note
¹ Archivio Storico della Città di Torino, Annuario Statistico, 1915.
² Abate Daga P., Alle porte di Torino (Studio storico critico dello sviluppo della vita e dei bisogni delle regioni periferiche della città), Italia ind. art., Torino, 1926, pp. 135-137.
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
SCUOLA ELEMENTARE V. DA FELTRE
Isolato compreso tra le Vie Genova, Spotorno, Finalmarina
Edificio per l'istruzione destinato a scuola elementare.
Segnalazione di edificio per l'istruzione di interesse documentario.
Edificio costruito tra il 1916 e il 1921 su progetto dell'ing. Barale per conto del Comune di Torino.
L. OTTINO, 1951.
Tavola: 73/74
Bibliografia
- Abate Daga, Pietro, Alle porte di Torino: studio storico-critico dello sviluppo, della vita e dei bisogni delle regioni periferiche della città, Italia industriale artistica, Torino 1926 Vai al testo digitalizzato
- Guidi, Guido, Opere culturali ed assistenziali devastate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 9, settembre, 1949, Torino, pp. 25-28 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 461 Vai alla pagina digitalizzata
- Città di Torino (a cura di), Guida ai monumenti adottati dalle scuole torinesi, Torino 1998
- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
- Città di Torino (a cura di), La scuola adotta un monumento, 2001, 2002, 2003, 2004, ITER, Torino
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2266, cart. 45, fasc. 45, n.ord. 1
Fototeca
Temi correlati
Luoghi correlati
Ente Responsabile
- Fondazione Tancredi di Barolo
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà