Biblioteca Civica Centrale - sede
Nel 1929 la Biblioteca fu trasferita nei locali un tempo occupati dagli Archivi di Guerra e Marina, in corso Palestro angolo via della Cittadella. La notte tra il 7 e l'8 agosto 1943 l'edificio fu distrutto dalle bombe. Nel 1960 fu inaugurata, l'attuale sede, sulla stessa area del precedente edificio.
1. Storia dell'edificio
La Biblioteca pubblica comunale della Città (l'attuale Biblioteca Civica Centrale) fu inaugurata il 22 febbraio 1869, nei locali un tempo occupati dagli uffici dell'Insinuazione, siti al primo piano di Palazzo civico. La sua istituzione fu opera dell'attività instancabile e risoluta di Giuseppe Pomba, editore dal 1815 al 1850 e consigliere comunale dal 1848 al 1876, anno della sua morte. L'accrescimento delle raccolte e l'aumento dei frequentatori pose l'urgente necessità di provvedere a una nuova sede, ma considerazioni di carattere finanziario fecero piuttosto propendere per l'ampliamento dei locali all'interno di Palazzo civico. Solamente nel 1929 la Biblioteca poté essere trasferita in una sede più spaziosa, nei locali un tempo occupati dagli Archivi di Guerra e Marina, in corso Palestro angolo via della Cittadella. La notte tra il 7 e l'8 agosto 1943 l'edificio fu distrutto dalle bombe; i libri superstiti - la maggior parte, in quanto il magazzino librario non fu colpito da spezzoni incendiari - vennero ricoverati in casse nelle cantine dell'edificio ormai divenuto inagibile. Nel marzo 1948 essi furono nuovamente messi a disposizione del pubblico nel salone del Parlamento italiano, nell'ala ottocentesca di Palazzo Carignano. Questa sistemazione, non idonea, durò fino al 3 novembre 1960, quando fu inaugurata, alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, la nuova sede della Biblioteca Civica Centrale. Sorto sulla stessa area del precedente, questo edificio, progettato dall'ingegnere comunale Mario Daprà, fu il primo, in Italia, a essere ideato e realizzato appositamente per una biblioteca del tipo e delle dimensioni della Civica torinese. La facciata prospiciente via della Cittadella fu decorata con una scultura astratta in bronzo, opera di Franco Garelli (1909-1973), attorniata da bassorilievi in pietra raffiguranti i diversi campi del sapere. I tre piani aperti al pubblico e i dodici piani della torre libraria, destinati alla conservazione del materiale documentario, oggi non sono più in grado di garantire ai propri utenti quei servizi e quelle opportunità che caratterizzano le moderne biblioteche pubbliche del mondo occidentale. Per tale motivo è stato realizzato il progetto di una nuova sede.
2. Bombardamenti
La notte dell'8 agosto 1943 l'edificio fu distrutto degli aerei della RAF, che sganciarono bombe di grosso e grossissimo calibro. La biblioteca era già stata colpita in un precedente bombardamento nel dicembre del 1942.
Bibliografia
- Distrutto da un bombardamento aereo l'edificio che già fu degli Archivi di guerra e marina, [s.n.], Torino 1958
- Sforza, Michele, La città sotto il fuoco della guerra. La tragedia delle città italiane e l'impegno dei vigili del fuoco nella seconda guerra mondiale, U. Allemandi, Torino 1998 , fig. 211
- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 193, cart. 4, fasc. 23, n.ord. 3
- Asct, Deliberazioni della Giunta popolare, Provvedimenti prefettizi, 24 ottobre 1945, verbale 34, § 86
- Giornale Luce C0370/4 23/08/1943. L'offesa nemica su Torino
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà