Adibito inizialmente a rappresentazioni liriche ed equestri grazie alla sua notevole capienza (circa duemila spettatori), divenne, in seguito, la destinazione preferita per le rappresentazioni di prosa. Nel 1882 ospitò la prima assoluta de Il Sortilegio di Antonio Scontrino, nel 1888 di La Mandragola di Achille Graffigna, mentre nel 1909 di Capitan Fracassa di Mario Pasquale Costa.

Negli anni il Teatro fu colpito da una serie di sfortunati eventi: quattro incendi (dal 1858, fin all'ultimo, nel 1927) e i bombardamenti nel corso della Seconda Guerra Mondiale che ne danneggiarono la struttura. Il teatro venne ricostruito nel 1949 e, fra i principali interventi, vi furono l'ampliamento della platea e l'annessione delle due attuali gallerie.
È in questi anni che l'Alfieri si guadagnò la sua fama fra i teatri più quotati per le rappresentazioni di prosa. La programmazione venne curata da Giuseppe Erba, impresario teatrale e culturale torinese, che si impegnò a proporre spettacoli innovativi e originali, come un inedito show sul ghiaccio.
Gli spettacoli dell'Alfieri, però, si distinguevano per varietà e qualità, affiancando alla prosa eccezionali interpreti del jazz come Louis Armstrong, Duke Ellington, Miles Davis o Dizzy Gillespie, o anche esplorando il teatro classico grazie alla feconda unione con Vittorio Gassman, il quale ha offerto il palco a personaggi come Erminio Macario, Wanda Osiris, Ugo Tognazzi e Giorgio Gaber.

Come testimoniamo i manifesti dell'epoca, il Teatro ospitò nel 1963 la seconda edizione del festival musicale estivo itinerante del Cantagiro e, nello stesso anno, Rita Pavone. Nel 1970, si esibirono, invece, Mina, Albano e Romina Power.

Ad oggi è gestito dalla Compagnia Torino Spettacoli di cui fanno parte il Teatro Erba e il Teatro Gioiello.