Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Chiantore, già Vigna Caval

Questa villa, citata dal Grossi come Il Cavalli, è in splendida posizione, in una località quasi intatta, sul ciglio dell'ampia conca nella quale, aprendosi a ventaglio ai piedi del Monte Capra, si conclude la val San Martino.


Lat: 45.04548 Long: 7.72923

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

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  • vigna

Scarse le notizie di quanto è avvenuto nel corso del '700 in questa villa.
All'inizio dell'800 la proprietà passa dalla famiglia Negro a Domenico Zappata, poi ai baroni Sobrero fino al 1895, all'editore Chiantore ed infine alla baronessa Benedetta Schmidt nata Vagliasindi del Castello che con le sorelle abiterà per lungo tempo la vigna.
Pregevole la cappella barocca.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA CHIANTORE, GIA VIGNA CAVAL
Strada Comunale di Pecetto 121

Villa e vigna con cappella.
Edificio di valore ambientale costituisce presenza emergente.
La Carta topografica della Caccia rappresenta un edificio di vaste proporzioni articolato su due corti e in asse a Sud la Cappella (« S. Michele »). Questo impianto si conserva solo in parte a Sud e nella mappa napoleonica e nella Rabbini il giardino è sistemato verso Ovest. Il Grossi la descrive come « villa e vigna della sig. Negro. nata Cavalli...» « il palazzo è stato rimodernato dal sig. Abate Cavalli, in faccia al quale evvi una polita Cappella ». Dal 1832 al 1895 fu proprietà dei Sobrero e quindi dal 1898 dell'editore Chiantore. Il giardino è stato trasformato nell'Ottocento e all'inizio del Novecento.

Carta topografica della Caccia, [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 40; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVIII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975. pp. 371-373.
Tavola: 60

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