Scuola elementare Ernesto Ricardi di Netro
Scuola storica in pieno centro cittadino, conserva memoria di tutto il Novecento scolastico torinese. La scuola fu bombardata il 13 luglio 1943.
1. Storia dell'edificio
La costruzione di un edificio scolastico tra via Valfrè, Montecuccoli, Avogadro e Vittorio Amedeo II è stata deliberata il 15 novembre 1899 ed era destinata in un primo tempo solo a scuola tecnica maschile e femminile. L’inserimento di una scuola elementare ha portato alla suddivisione degli spazi: il piano terra viene dedicato alla elementare e il primo piano alla scuola tecnica (dal 1907 la scuola superiore è l’istituto Boselli che oggi ha ingresso da via Montecuccoli). Il progetto dell’architetto Riccardo Brayda prevedeva la capienza di 1.050 alunni, suddivisi in 21 classi e due grandi aule disegno. Nel 1905 già viene deliberato un prolungamento verso nord dei due avancorpi su via Valfrè e nel 1924 viene costruito un nuovo braccio nel terreno del giardino, verso via Avogadro. Nel complesso la struttura risulta un blocco con più maniche, abbellito da un ingresso sormontato da balconata di colonnine. Fin dai primi anni è attivo nella scuola un patronato scolastico che assiste oltre 254 allievi fornendo in particolare vestiti, calzature, oggetti didattici. A questi servizi, a partire dal 1905, si unisce anche la distribuzione della merenda. La scuola è dotata di docce, come testimonia una foto che riprende Maria Josè in abbigliamento da Crocerossina che accompagna gli alunni alle docce.
Al termine della Prima Guerra Mondiale la scuola si fa protagonista dell’offerta di una bandiera italiana a una scuola delle province redente. Nel giugno 1928 la scuola ospita la Mostra in azione di arte e di lavoro paesano voluta dal Provveditore per il decennale di Vittorio Veneto e il Quarto centenario di Emanuele Filiberto, con l’esposizione dei lavori degli alunni: da modellini plastici alla lavorazione del legno e del ferro, da creazioni artistiche a ricami. La scuola è anche sede di corsi biennali di avviamento al lavoro di tipo industriale, aperta ai soli maschi. L’istituto, succursale della Pacchiotti, è diretto in questo periodo dalla professoressa Maddalena Migliore che dota la scuola di targhe commemorative fuori dalla aule per ricordare i caduti della Prima Guerra Mondiale e di una lapide in onore di Ricardi di Netro (deputato al Parlamento prima del Regno di Sardegna e poi nazionale, è stato fondatore, insieme a Oberman, della Reale Società di Ginnastica di Torino, oltre che dell’Istituto per ciechi e dell’ospedale Maria Adelaide). Ad opera della stessa insegnante la scuola amplia il proprio museo scolastico e la biblioteca magistrale e si dota di un sistema di proiezioni. Accanto a ciò dota la scuola di lampada votiva e di scritte inneggianti al fascismo imperante in quell’epoca. La Seconda Guerra Mondiale ferisce la scuola distruggendo 10 locali e danneggiandone 23. Dopo la ricostruzione gli alunni si attestano attorno ai 500: negli anni Settanta la scuola dipende dalla Sclopis, per poi divenire entrambe dipendenti della Pacchiotti, oggi non più attiva come scuola elementare ma sede della media del Convitto Nazionale Umberto I.
2. Bombardamenti
La scuola fu bombardata da aerei della RAF con bombe di grosso e grossissimo calibro, nella notte del 13 luglio 1943. Bombe dirompenti produssero la distruzione del tetto, il crollo di muricci, lo schiantamento degli infissi e la distruzione totale del muretto di cinta.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
SCUOLA ELEMENTARE RICARDI DI NETRO
Isolato compreso tra le Vie Valfré, Montecuccoli, Avogadro, Vittorio Amedeo II
Edificio per l'istruzione destinato a scuola elementare, ed in parte, a scuola di altro ordine e grado.
Edificio per l'istruzione di valore documentario e ambientale per il rapporto ormai consolidato con l'adiacente Caserma dei Carabinieri.
Edificio costruito negli anni attorno al 1900 per conto del Comune di Torino; ampliato nel 1905 con il prolungamento verso Nord dei due avancorpi estremi su Via Valfré e neI 1924 con la costruzione di un braccio nel giardino verso la Via Avogadro.
L. Ottino, 1951.
Tavola: 41
Bibliografia
- Ufficio Tecnico, Città di Torino (a cura di), Progetti pei nuovi edifizi ed ampliamenti a compimento dei locali per le scuole primarie urbane e suburbane, Torino 1884
- Inaugurazione del busto e della lapide al conte Ernesto Ricardi di Netro nella scuola elementare che da lui s’intitola, Torino 9 giugno 1907, Tip. Massaro, Torino 1907
- Comune di Torino (a cura di), Le colonie delle scuole e la scuola all’aperto di Villa Genero, Torino 1925
- Onoranze alla direttrice della scuola “Ricardi di Netro” professoressa Maddalena Migliore, tipografia editoriale Umberto Franchini & C., Torino 1933
- Guidi, Guido, Opere culturali ed assistenziali devastate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 9, settembre, 1949, Torino, pp. 25-28 Vai al testo digitalizzato
- Ottino, Leopoldo, Le scuole comunali di Torino prima del loro passaggio allo Stato, Gambino, Torino 1951
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 318 Vai alla pagina digitalizzata
- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
- Città di Torino (a cura di), La scuola adotta un monumento, 2009, ITER, Torino
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv.278, cart.5, fasc. 18, n.ord. 1
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Ente Responsabile
- Fondazione Tancredi di Barolo
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà