Augusta Taurinorum: i dati archeologici
La colonia viene fondata da Augusto durante le operazioni militari e diplomatiche necessarie alla "pacificazione" delle Alpi. L'impianto della città si configura subito secondo uno schema ortogonale e con una cinta muraria: il segno di una nuova vita urbana strutturata.
Introduzione
La colonia viene fondata da Augusto durante le operazioni militari e diplomatiche necessarie alla “pacificazione” delle Alpi. L’impianto della città è certamente programmato subito secondo uno schema ortogonale e con una cinta muraria, come segno di una nuova vita urbana strutturata. La realizzazione dell’intero progetto architettonico e urbanistico è però un processo lungo e complesso che inizia con la costruzione delle porte urbiche, delle prime semplici strutture del teatro e di poche abitazioni molto essenziali; le infrastrutture sono praticamente assenti e nulla sappiamo dei templi e del foro, centro della vita pubblica di ogni città romana, che forse era nell’odierna piazza Palazzo di Città.
Le indagini archeologiche condotte ormai in molte parti della città hanno restituito solo raramente reperti databili all’età augustea e, più in generale, sono scarsi i materiali riferibili per lo meno a tutto il primo mezzo secolo di vita della colonia. Ciò nonostante è possibile identificare alcuni elementi che dimostrano la forte volontà di connotare l’esistenza della nuova città: la costruzione delle porte, ad esempio, o la realizzazione di statue prestigiose come doveva essere quella dell’ignoto influente personaggio locale che in età augustea si fa ritrarre a somiglianza del principe, di cui rimane oggi la testa in bronzo dorato.
La città
Nel corso del I secolo vengono costruite progressivamente le mura che uniscono le quattro porte, il teatro viene trasformato in un edificio più complesso con un portico e si mettono in opera le infrastrutture fondamentali: una complessa e articolata rete fognaria raggiunge tutti gli isolati dentro le mura e alcune zone dell’immediato suburbio e l’approvvigionamento idrico è garantito da un acquedotto, oltre che dai pozzi in molti casi già utilizzati nei decenni precedenti. Le strade urbane, ampie e dotate di comodi marciapiedi, vengono pavimentate con grossi basoli e una larga via pubblica viene lasciata sgombra da edifici lungo tutto il circuito murario interno alla città. Sulla Dora e sul Po sorgono magazzini e depositi per tutte le merci che giungevano per via fluviale.
Le abitazioni private, le botteghe artigiane e gli esercizi commerciali occupano progressivamente tutti gli isolati. Tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. molte case vengono ristrutturate e ampliate, dotate di impianti di riscaldamento e decorate con affreschi e mosaici.
Fuori dalle mura, lungo le strade che uscivano dalla città, si trovavano le necropoli e i monumenti funerari, di cui abbiamo oggi solo poche tracce.
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Ente Responsabile
- MuseoTorino
- Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie