Aerei da bombardamento
Nel corso del secondo conflitto mondiale Torino fu bombardata da aerei dell’aviazione inglese, la RAF, nella prima fase, durata sino all’estate del 1943 e da aerei dell’aviazione americana, l’USAAF, nella seconda fase, sino al termine del conflitto. Gli aerei usati dalla RAF per i bombardamenti su Torino erano di quattro tipi: l’Avro Lancaster, il Vickers Wellington, l’Handley Page Halifax e lo Short Stirling. I mezzi usati dall’USAAF erano di due tipi: i Boeing B-17 “Flying Fortress” e i Consolisated B-24 “Liberator”.
1. RAF
La RAF disponeva per i bombardamenti su Torino di quattro tipi di velivoli.
L’Avro Lancaster fu il più famoso bombardiere inglese della seconda guerra mondiale e quello coinvolto in un maggior numero di missioni a partire dal 1942, impiegato soprattutto per il trasporto di bombe di grosse dimensioni. Il Lancaster era dotato di quattro motori Rolls-Royce Merlin X a dodici cilindri a V raffreddati a liquido da da 1460 HP; aveva un’apertura alare di 31,09 metri, una lunghezza di 21,18 e un’altezza di 6,10. Con una velocità massima di 462 km/h a 3500 metri di quota, aveva un’autonomia di 2.670 km ed era in grado di trasportare dieci tonnellate di bombe. Aveva un equipaggio di sette persone ed era armato con dieci mitragliatrici.
Il Vikers Wellington, rivestito in tela, aveva due motori Bristol Pegasus XVIII radiali a nove cilindri raffreddati ad aria da 1.000 HP, e aveva un’apertura alare di 26,26 metri, una lunghezza di 19,68 e un’altezza di 5,31. Con una velocità massima di 378 km/h a 4.700 metri di quota, aveva un’autonomia di 1.930 km, ed era in grado di trasportare circa due tonnellate di bombe. Era armato con sei mitragliatrici e aveva un equipaggio di sei persone.
L’Hanley Page Halifax partecipò a quasi tutte le azioni di bombardamento su Torino; era dotato di quattro motori Rolls-Royce Merlin X a dodici cilindri a V raffreddati a liquido da 1280 HP ciascuno. L’Halifax aveva un’apertura alare di 30,12 metri, una lunghezza di 21,36 e un’altezza di 6,33. A 5.300 metri di quota raggiungeva una velocità di 426 km/h e aveva un’autonomia di 3000 km. Era dotato di sei mitragliatrici e poteva trasportare circa sei tonnellate di bombe; aveva un equipaggio di sette persone.
Lo Short Stirling partecipò a tutte le azioni di bombardamento su Torino; era dotato di quattro motori radiali Bristol Hercules XI a quattordici cilindri raffreddati a aria di 1.590 HP ciascuno. Lo Stirling aveva un’apertura alare di 30,21 metri, una lunghezza di 26,60 e un’altezza di 6,93. Raggiungeva una velocità massima di 418 km/h a 3.200 metri di quota e aveva un’autonomia di 3.100 km. Era in grado di trasportare oltre sei tonnellate di bombe, con un armamento di otto mitragliatrici e un equipaggio di otto persone.
2. USAAF
L’USAAF per i bombardamenti su Torino usò due tipi di velivoli.
Il Boeing B-17 “Flying Fortress”, la fortezza volante, fu il più noto e usato bombardiere americano durante il secondo conflitto mondiale. A Torino fece la sua comparsa durante il bombardamento dell’8 novembre 1943. Dotato di quattro motori radiali Wright R-1820-97 Cyclone a nove cilindri raffreddati a aria di 1.200 HP ciascuno, il B-17 aveva un’apertura alare di 31,62 metri, una lunghezza di 22,66 e un’altezza di 5,82. Raggiungeva la velocità massima di 462 km/h a 7.620 metri di quota e aveva un’autonomia di 3.220 km. In grado di trasportare circa otto tonnellate di bombe, era dotato di tredici mitragliatrici e aveva un equipaggio di dieci persone.
Il Consolidated B-24 “Liberator” fu impiegato, oltre che come bombardiere, anche come aereo trasportatore e ricognitore. Aveva quattro motori radiali Pratt & Whitney R 1830-43 a quattordici cilindri raffreddati a aria da 1200 HP ciascuno. Aveva un’apertura alare di 33,52 metri, una lunghezza di 20,22 e un’altezza di 5,46. Raggiungeva la velocità massima di 488 km/h a 7620 metri di quota e aveva un’autonomia di 4.585 km, la maggiore di tutti i bombardieri impiegati nella guerra. Poteva trasportare quattro tonnellate di bombe, era armato con dieci mitragliatrici e aveva un equipaggio di dieci persone.
Bibliografia
- Bonacina, Giorgio, Obiettivo: Italia. I bombardamenti aerei sulle città italiane dal 1940 al 1945, Mursia, Milano 1970 , pp. 204-205
- Bonacina, Giorgio, Le bombe dell'Apocalisse, Fabbri, Milano 1973
- Piekalkiewicz, Janusz, Guerra aerea, 1939-1945, Istituto geografico De Agostini, Novara 1981
- Matricardi, Paolo, I bombardieri della seconda guerra mondiale, Mondadori, Milano 2002
- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
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- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà