Donne in nero della Casa delle Donne
Il movimento delle Donne in Nero nasce a Gerusalemme nel 1988 da donne ebree israeliane che si opponevano all’occupazione dei territori palestinesi. Il gruppo torinese opera da molti anni a difesa dei diritti, in particolare delle donne, nei Paesi in guerra, promuovendo valori pacifisti e nonviolenti.
1. Donne in nero
Il movimento delle Donne in Nero, nacque a Gerusalemme a gennaio del 1988 da una decina di donne ebree israeliane che decisero di manifestare contro l’occupazione dei territori palestinesi, uscendo tutti i venerdì in piazza in nero e in silenzio. Il movimento si estese rapidamente in altri luoghi di Israele, poi di molti altri Paesi del mondo e divenne una modalità particolarmente intensa e diffusa per opporsi a militarismi e a nazionalismi in situazioni di guerra e conflitto armato.
L’esperienza che portò alla nascita di gruppi di Donne in Nero in Italia fu il "campo di pace" organizzato nell’agosto 1988 per realizzare un incontro con donne palestinesi e israeliane; molte torinesi furono fin dal 1987 tra le promotrici dell’iniziativa, cui venne dato nome Visitare luoghi difficili. (1)
Negli anni ’90 la rete internazionale estese ed approfondì i suoi legami dedicando grandi sforzi al contrasto delle guerre balcaniche e nacque in particolare il gruppo delle Donne in Nero di Belgrado, tuttora assai attivo e molto coraggioso e radicale nel rifiuto degli arroccamenti etnico-nazionalisti e di quella che proprio lì fu chiamata la "militarizzazione delle menti". (2)
2. Valori e obiettivi
La rete è ormai presente in diversi paesi del mondo e si caratterizza attraverso una forte opposizione alla guerra e al militarismo. In tutte le situazioni di conflitto che coinvolgono i propri governi, le Donne in Nero rifiutano la logica delle armi e del nazionalismo, scegliendo di parlare in prima persona, di rinunciare al ruolo di passività tradizionalmente loro imposto, assumendo una responsabilità individuale di resistenza alla guerra e a tutto ciò che essa comporta in termini di distruzione, odio, esclusione. Al linguaggio violento dell’ideologia e della propaganda militarista, le Donne in Nero oppongono una forma di comunicazione silenziosa, espressa attraverso il loro corpo “esposto” sulle strade e sulle piazze. Il nero, colore del lutto e della perdita, viene consapevolmente assunto come strumento per denunciare il prevalere di una cultura di morte.
Le Donne in Nero: RIFIUTANO la logica del nazionalismo e delle armi; SCELGONO di parlare in prima persona; ASSUMONO una responsabilità individuale rispetto alla guerra ed alla distruzione, all’odio, all’esclusione che essa comporta; DICHIARANO attraverso il silenzio la loro radicale estraneità ai clamori della propaganda di un paese in armi; ESPONGONO i propri corpi agli sguardi degli altri per testimoniare la concretezza e l’irriducibilità del proprio NO al militarismo ed alla violenza; VESTONO il nero come consapevole strumento di denuncia del prevalere di una cultura di morte; MANIFESTANO perché ogni guerra non venga rimossa o dimenticata, perché la giusta prospettiva di pace non appaia fragile ed incerta e non veda milioni di donne e di uomini, di diverse nazionalità, sconfitti nelle loro prospettive di esistenza.
3. Il gruppo di Torino
Le Donne in nero di Torino manifestano in nero e in silenzio l’ultimo venerdì di ogni mese in via Garibaldi angolo via XX Settembre, dalle 18 alle 19. Il gruppo è aperto alla collaborazione con associazioni che ne condividano gli ideali e sono disponibili a partecipare a iniziative di incontro e informazione, anche e soprattutto nella scuole.
Le Donne in nero di Torino hanno come luogo di riferimento per le proprie attività la sede della Casa delle Donne, via Vanchiglia 3, luogo di donne e per le donne, aperto solo ed esclusivamente a loro, dove ciascuna può trovare ascolto e supporto per i propri problemi, contare sulla disponibilità e solidarietà delle altre ed esprimere la propria creatività. La Casa si occupa in particolare di temi come il diritto all'autodeterminazione, la salute, la maternità, la violenza sulle donne, ma anche la corretta informazione, il lavoro, la pace. Proprio sulla pace si concentra l’attività delle Donne in nero, che ormai da più di 25 anni sono al fianco delle popolazioni di Paesi in guerra, come l’Iraq, il Kosovo, l’Afghanistan, la Palestina e in particolare al fianco delle donne, che spesso pagano il prezzo più alto dei conflitti.
Il gruppo di Torino collabora con l’Associazione per la Pace, la Rete di Pace, il Forum No Guerra, il Tavolo per la Madri di Ciudad Juarez, l'Associazione “Cultura è Libertà - Una campagna per la Palestina”; inoltre fa parte della rete nazionale delle Donne in Nero con cui condivide relazioni, elaborazioni, iniziative.
Note
Bibliografia
- Casa delle Donne di Torino - Centro di documentazione delle Donne di Bologna, Visitare luoghi difficili. Donne in Libano, Israele e territori occupati, in «Inchiesta», n. 78, ottobre-dicembre, 1987, Bari, pp. 21-38
- Calciati, Giovanna [et al.] (a cura di), Donne a Gerusalemme. Incontri tra italiane, palestinesi, israeliane, Rosenberg & Sellier, Torino 1989
- Pace e guerra in Medio Oriente. Percorsi di donne, in «Inchiesta», n. 91-92, gennaio-giugno, 1991, Bari
- Ingrao, Chiara, Salaam, Shalom. Diario da Gerusalemme, Baghdad e altri conflitti, Datanews, Roma 1993
- Donini, Elisabetta, Genere, nazione, soggettività di donne, in «Democrazia e diritto», A. XXXIV, gennaio, 1994, Roma, pp. 153-175
Sitografia
- http://www.casadelledonnetorino.it/index.php/donne-in-nero
- http://www.casadelledonnetorino.it/index.php/archivio-documenti/documenti-din
- http://www.casadelledonnetorino.it/index.php/foto-album/category/9-donne-in-nero-contro-la-guerra
- http://www.casadelledonnetorino.it/index.php/donne-in-nero/storia-din
- http://www.womeninblack.org/it/node/506
Temi correlati
Ente Responsabile
- Donne in nero