Villa Bocchino, già Vigna Caresana
La strada che porta alla Vigna Caresana si diparte dall'incrocio che i contadini chiamavano pomposamente piazza Castello.
In questa vigna il conte Canubio della Torretta compose un'operetta “in Ordine al congedo de' massari delle cascine, ed evacuazione delle medesime”
Il Grossi la cita come «Il Gros vigna del sig. Caresana».
Tra il 1829 e il 1846 fu di proprietà del conte Canubio di Torretta, a cui seguirono i Forno e quindi i Berrini che si fermarono fino alla prima metà del '900.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA BOCCHINO, GIÀ VIGNA CARESANA
Strada dei Goffi 78
Vigna.
Edificio di valore ambientale con elementi di significato culturale e documentario; manufatto caratterizzante la valle dei Forni.
Il Grossi la riporta come «vigna del Sig. Caresana». L'impianto del complesso, costituito da un rustico, da un civile, aggregati intorno ad una grande corte e dalla cappella, si mantiene pressoché inalterato.
A. GROSSI, 1791, p. 94; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVIII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, p. 216.
Tavola: 61