Ex Piazza d'Armi, ora Parco Cavalieri di Vittorio Veneto
Ultima, in ordine di tempo, e più nota delle piazze d’armi torinesi, quella che oggi ospita il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto fu realizzata nel 1904-1905 e rimase in funzione sino al 1971, quando fu ceduta al Comune di Torino.
La definitiva stabilizzazione dell’area destinata alla nuova Piazza d’Armi, soggetta a continue oscillazioni dagli anni Quaranta dell’Ottocento, fu infine raggiunta grazie a una convenzione stipulata il 14 aprile 1904 tra l’Amministrazione della Guerra, rappresentata dalla Direzione del Genio militare di Torino, e la Municipalità. In basse a essa, e in cambio della cessione di aree demaniali di proprietà o gravate da vincoli militari nel centro storico, l’amministrazione militare acquisiva una superficie di circa 30 ettari compresa tra i viali di Stupinigi e di Orbassano (odierni corso Unione Sovietica e Orbassano) in cui trasferire la Piazza d’Armi – all’epoca esistente nell’area in seguito interessata dall’urbanizzazione a ville della Crocetta – e le principali caserme torinesi.
Utilizzata non solo come area di addestramento ed esercitazione, ma anche come spazio logistico e ospedale da campo per lo smistamento dei feriti nel corso della prima guerra mondiale, la Piazza d’Armi rimase in funzione sino al 1950-1951. A quegli anni datano le prime trattative tra il Comune e l’autorità militare per la dismissione anche di quest’area, che si conclusero soltanto nel 1971. L’accordo prevedeva che parte dell’area sarebbe rimasta a disposizione dell’Esercito (che vi stabilì il Complesso Sportivo Saverio Porcelli), parte avrebbe accolto un eliporto e parte, infine, sarebbe stata destinata a verde pubblico. Quest’ultima, dal 1974, ospita il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
EX PIAZZA D'ARMI
Corsi Lepanto, Ferraris, Sebastopoli, IV Novembre
Ex Piazza d'Armi, ora Parco Cavalieri di Vittorio Veneto, in parte eliporto.
Segnalazione di spazio urbano, memoria della collocazione dell'ultima Piazza d'Armi.
Dopo la destinazione della precedente Piazza d'Armi ottocentesca (tra gli attuali Corsi Castelfidardo, Ferraris, Einaudi, Montevecchio) alle FF.SS. e poi al Comune, viene scelta questa area come ultima "Piazza d'Armi" (convenzioni di permuta dei terreni, 1904-1905).
PIANTA GEOMETRICA [?], 1869; PIANTA / DELLA / CITTA' [...], 1907.
Tavola: 57
Bibliografia
- Comoli Mandracci, Vera, Torino, Laterza, Roma - Bari 1983 , pp. 147 - 190
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p.477 Vai alla pagina digitalizzata
- Cadeddu, Paolo, Le caserme di piazza d’Armi a Torino: La Marmora (Monte Grappa) - Dabormida - Morelli di Popolo - Ospedale militare Riberi, D. Piazza, Torino 2008 , pp. 25-28
- Rosato, Salvatore, La Scuola di applicazione di Torino tra Otto e Novecento: formazione e campi di ricerca in ambito militare, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1998/99, relatore Vera Comoli Mandracci
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino (ASCT), Tipi e disegni, 64.6.6; 64.8.22.
Fototeca
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