Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Complesso Villa di cura Sanatrix

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La Villa di Cura Sanatrix nacque negli anni Trenta del Novecento come struttura assistenziale rivolta a persone facoltose. L'area che occupava ha cambiato varie destinazioni d'uso nel corso dei decenni. Sede di uffici della Provincia negli anni più recenti, con una delibera del settembre 2011 il Consiglio Comunale ne ha approvato la conversione in area edilizia residenziale.


CORSO GIOVANNI LANZA 75 int. 6

Inaugurazione: 1931

Bombardamento: 13 Luglio 1943

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  • bombardamento | ospedale

Tag

  • bombardamenti

1. Storia dell'edificio

La Villa fu costruita tra il 1887 e il 1890 per volontà del banchiere Luigi Marsaglia. Nel 1929, in seguito alla decadenza della compagnia bancaria, l'edificio viene acquistato dalla Società Anonima Civile Sanatrix, che nel 1932 lo inaugura come struttura assistenziale privata. Il complesso, composto da svariati padiglioni e stanze per i pazienti arredate con mobili d'epoca, fu sempre all'avanguardia per qualità e innovazione in ambito sanitario.  Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, sotto la direzione di Armando Ceratto, legato alla Resistenza piemontese, la clinica offre ospitalità, sotto la tutela dell'Ordine di Malta, a  persone che rischiano la vita per motivi politici e razziali.  Tra di essi anche Vittorio Valletta. Negli anni successivi il complesso cambia destinazione d'uso e diventa sede di attività e servizi della città di Torino, comunità alloggio, attività dell'ASL e più recentemente uffici della Provincia. Con la costruzione dell'edificio di corso Inghilterra e il conseguente trasferimento delle attività comunali in quella sede, l'area verrà riqualificata e convertita. Nel 2022 l'edificio diventa sede del progetto artistico Flashback.

2. Bombardamenti

Durante l'incursione aerea del 13 luglio 1943, la clinica fu colpita da bombe dirompenti che causarono il crollo di solette e muricci, lo scoperchiamento del tetto e lo schiantamento degli infissi. La scheda di rilevazione dei danni, datata 12 maggio 1945, segnalava un parziale ripristino delle aree danneggiate.

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 604, cart. 12, fasc. 11, n. ord. 3

Soggetti correlati

Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà