La Spina Centrale
Con l’interramento della ferrovia, il viale della Spina Centrale riconnette due parti di città a lungo rimaste separate e diventa uno dei principali assi nord-sud della città.
La Spina centrale è il viale che si sviluppa per 12 km attraversando la città da nord a sud, risultato della progressiva copertura del tracciato ferroviario. Secondo quanto definito dal Piano regolatore generale del 1995, elaborato da Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi, la realizzazione del Passante ferroviario e la concomitante ricucitura di due parti di città a lungo separate tramite un ampio boulevard urbano si rivela uno dei principali motori dello sviluppo immobiliare, economico e sociale della città. Il viale della Spina mette infatti in sequenza quattro grandi aree industriali dismesse che si affacciano sul tracciato ferroviario, denominate Spina 1, 2, 3 e 4 procedendo da sud verso nord: il Prg ne prevede la completa riorganizzazione e rifunzionalizzazione, per farne nuove centralità urbane. Al posto della vecchia trincea ferroviaria si realizza un viale alberato a tre corsie per senso di marcia, controviali e pista ciclabile, affiancato da spazi verdi (il parco della «clessidra» tra largo Orbassano e corso Turati) e punteggiato da installazioni di arte pubblica.
Bibliografia
- De Rossi, Antonio - Durbiano, Giovanni, Torino 1980-2011. La trasformazione e le sue immagini, U. Allemandi, Torino 2006
- Spinelli, Carlo, Spina centrale, in Bonino, Michele [et al.] (a cura di), Torino 1984-2008. Atlante dell’architettura, U. Allemandi, Torino 2008, scheda n. 21
- De Rossi, Antonio, La nuova città, dalla Spina a corso Marche. Introduzione, in Bonino, Michele [et al.] (a cura di), Torino 1984-2008. Atlante dell’architettura, U. Allemandi, Torino 2008
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