Scheda: Soggetto - Tipo: Impresa

Officine Viberti

Nata nel 1928, si specializza nella produzione autoveicoli industriali. La prima sede è negli edifici dell’ex stabilimento SCAT, in via Sant’Antonino. Nel 1935 si trasferisce in corso Peschiera e poi, nel 1964, nell’attuale stabilimento di Nichelino.

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  • industria

Nel 1928 Candido Viberti fonda la Società Anonima Industrie Viberti. Ubicata nel vecchio stabilimento della SCAT in via Sant’Antonino, l’azienda impiega circa 150 operai. Dopo una breve parentesi automobilistica, Viberti decide di dedicarsi esclusivamente alla costruzione di autoveicoli industriali, primi tra tutti i rimorchi, che diventano il punto di forza della produzione aziendale. La crescita delle lavorazioni rende necessario, nel 1935, il trasferimento in una sede più ampia, individuata nei locali della ex fabbrica di automobili Ansaldo: un complesso di 70.000 metri quadrati in grado di impiegare circa 800 operai. Nel 1936 la Viberti assorbe la Saiv, azienda veronese produttrice di autobotti, ampliando il raggio delle proprie lavorazioni. Convinto sostenitore del regime mussoliniano e primo finanziatore del circolo fascista Gustavo Doglia, Viberti ottiene con l’entrata in guerra dell’Italia numerose commesse per conto dell’esercito, della marina e dell’aviazione. La fabbrica, che nel 1943 impiega 1.517 operai e 263 impiegati, non è risparmiata dalle bombe alleate, che radono al suolo il 60% dell’intera area industriale. La ripresa è però alle porte. Nel 1950 esce dai reparti Viberti il primo autosnodato a tre assi: un vero e proprio successo, che porta a un aumento occupazionale e produttivo tale da rendere necessario il trasferimento in spazi più grandi. Nel 1964 è inaugurato lo stabilimento di Nichelino, un’area di 100.000 metri quadrati, sulla quale l’azienda sorge tutt’oggi. Il sito di corso Peschiera è stato invece trasformato in un condominio privato.

Cronologia

1928 – Fondazione;

1935 – Trasferimento produzione nello stabilimento di corso Peschiera 249;

28 novembre 1942 – Bombardamento;

1964 – Trasferimento dell’azienda a Nichelino.

Fonti Archivistiche

  • Archivio Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, (Aisrp), b. E 86, f. c, sottofasc. 7.
  • Archivio di Stato di Torino, Intendenza di Finanza, Reparto VI, Danni di Guerra, Viberti, Cartella 3442.

Luoghi correlati

Ente Responsabile

  • ISMEL