Parco del Valentino
Con il parco pubblico del Valentino, uno dei luoghi più conosciuti e amati della città, Torino si dotò di un’infrastruttura urbana tipica dell’Ottocento, luogo del passeggio, delle esposizioni e delle attività sportive.
Fino alla metà dell’Ottocento, la politica municipale riguardante il verde urbano si era concentrata sul sistema dei viali alberati (boulevards), i grandi corsi periferici sorti sul tracciato delle fortificazioni abbattute in epoca francese. Nell’ambito del Piano d’Ingrandimento della Capitale di Promis (1852), emerse la volontà di creare un parco pubblico di nuova concezione, che superasse l’impostazione del Giardino dei Ripari (attuale Giardino Cavour) e che venisse incontro ai bisogni della cittadinanza in fatto di salubrità, igiene urbana e comodo passeggio.
Realizzato sulla base di un progetto del giardiniere Jean-Baptiste Kettmann, il parco venne inaugurato nel 1858 in occasione dell’Esposizione Nazionale di Prodotti per l’Industria, e nel tempo mantenne la vocazione a ospitare eventi internazionali. Diversi furono i lavori di ingrandimento e risistemazione dell’area verde, all’interno della quale vennero costruiti per esempio il Borgo Medievale (1884) e il palazzo della Moda (1936-1938) trasformato in Torino Esposizioni (1948-1950).
Oltre che luogo del passeggio dei torinesi, il parco divenne presto il fulcro della vita sportiva cittadina e nazionale nell’Ottocento, ospitando, tra le altre strutture, il tiro a segno del Pallamaglio, la sede della Società ginnastica d’Italia (fondata nel 1844), la sede del circolo di canottaggio Cerea (1863), il circolo di ciclisti Veloce Club (1882).
La sede della Società Sportiva Canottieri Cerea fu interessata dal bombardamento del 13 novembre 1942. Il soffio di una bomba dirompente causò il distacco della copertura del tetto e degli infissi, nonché lesioni a soffitti e muricci. Nell'ottobre 1944 era già stato eseguito un parziale ripristino.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
PARCO DEL VALENTINO
Tra la sponda del Po, i Corsi Vittorio Emanuele II, D'Azeglio
Parco pubblico.
Parco urbano di valore storico-artistico, rilevante insieme di strutture paesistiche ed edilizie.
Eseguito tra gli anni 1855-70, parallelamente allo sviluppo del Borgo S. Salvario, riprendendo un disegno del francese Barillet-Deschamp, consulente paesaggista dell'équipe d'architetti operanti a Parigi nel piano Haussmann, ed avviato dal suo collaboratore Aumont nel 1864.
Varie costruzioni animeranno il parco, erette in un arco di tempo che giunge fino ai giorni nostri (cfr. schede 17, 18, 30, 31, 33, 34, 35, 38, 48).
AA.VV., Guida [?], 1982. pp. 34-35.
Tavola: 49/58
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 345 Vai alla pagina digitalizzata
- Magnaghi, Agostino - Monge, Mariolina - Re, Luciano, Guida all'architettura moderna di Torino, Lindau, Torino 1995 , p. 41
- Cornaglia, Paolo - Lupo, Giovanni Maria - Poletto, Sandra (a cura di), Paesaggi fluviali e verde urbano. Torino e l'Europa tra Ottocento e Novecento, Celid, Torino 2008 , pp. 69-71 e 95-101
- Fratus, Tiziano, Vecchi e grandi alberi di Torino. Itinerari per cercatori di alberi secolari, Fusta, Saluzzo 2013 , pp. 44-59
- Lodari, Renata (a cura di), Atlante dei giardini del Piemonte, Libreria geografica, Novara 2017 , p. 170
Sitografia
Fonti Archivistiche
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 362, cart. 6, fasc. 1, n. ord. 7
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Ente Responsabile
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