Archivio Storico dell'Università di Torino
600 anni di vita dell’Università di Torino, di uomini e donne che studiano, insegnano, lavorano, fanno ricerca, creano collezioni di alto valore culturale. Tesi di laurea, diplomi, lezioni, conti, inventari, atti ufficiali come fonti per la storia dell’istituzione e per tante micro-storie individuali.
01. Patrimonio
L'Archivio storico ha sede nel Palazzo del Rettorato e conserva i documenti prodotti e ricevuti dall'Università nel corso del suo plurisecolare sviluppo: provvedimenti assunti dagli organi di governo, corrispondenza ufficiale, atti relativi alla carriera degli studenti, dall’immatricolazione alla laurea, fascicoli personali, registri inventariali e documentazione contabile. Accanto al fondo istituzionale, che data dalla fine del Seicento, l’Archivio amplia il proprio patrimonio grazie a importanti collezioni private, come quella di Marco Albera, e fondi di personalità diversamente legate all’Ateneo, tra cui il matematico Giuseppe Bartolomeo Erba (1819-1895), i medici Rodolfo Amprino (1912-2007), allievo di Giuseppe Levi, e Giacomo Mottura (1906-1990), anche assessore della Città di Torino nella prima giunta dopo la Liberazione, lo psichiatra Marco Treves (1867-1942), lo storico Pietro Egidi (1872-1929), lo storico dell’arte Enrico Castelnuovo (1929-2014), la germanista Anna Chiarloni (1938).
02. Cronologia di riferimento
1404: fondazione dell'Università. Gli atti di laurea sono rogati dalla cancelleria vescovile. Nell’Archivio della Curia arcivescovile sono conservati perciò i più antichi documenti di laurea, quattro e cinquecenteschi.
1720: le Costituzioni per l’Università di Torino emanate da Vittorio Amedeo II rappresentano una tappa fondamentale nella storia dell’Ateneo torinese. Si inaugura il nuovo Palazzo dell’Università in via della Zecca (oggi via Verdi). Primo archivista è l’abate Tommaso Alessio De Rossi. In precedenza era la Città a ospitare l’Ateneo in un edificio di sua proprietà tra via Doragrossa e via dello Studio (le attuali via Garibaldi e via San Francesco d’Assisi) e a provvedere al pagamento degli stipendi. Documenti dei primi secoli di vita dell’Università sono perciò conservati presso l’Archivio Storico della Città di Torino.
1729-1738: l’archivista è Tommaso Filipponi, che nel 1738 unisce alla responsabilità della segreteria del Magistrato della Riforma quella delle segreterie dei collegi delle Facoltà.
1850: il Consiglio universitario propone al ministro della Pubblica istruzione che il professor Tommaso Vallauri «venga nominato storiografo della Regia Università di Torino e sopra intendente agli archivi della medesima, avendo già egli pubblicato colla stampa la Storia delle Università del Piemonte e nell'intento che dei detti archivi ne venga ordinato il riordinamento, anche a maggior comodo e utilità nel servizio degli impiegati della Università».
1852-1857: il Ministero della Pubblica Istruzione dispone che si proceda al riordinamento, versamento e scarto degli archivi dell’Università.
1865: col trasferimento della capitale e dunque del Ministero della Pubblica Istruzione a Firenze e con lo spostamento solo parziale degli archivi ministeriali, conservati sino ad allora nella stesso palazzo dell’Università, si viene a creare una situazione di disordine e di difficoltà nel reperimento della documentazione. Punto di riferimento per le attività di ricerca e di riordinamento all’interno dell’archivio universitario risulta da allora l’impiegato Vincenzo Precerutti, che ricoprirà questo incarico fino alla pensione (1891).
1875-1882: il Regolamento generale sugli Archivi (R.D. 27 maggio 1875 n. 2552) prevede il deposito degli atti dei dicasteri centrali degli stati anteriori all'unificazione italiana presso l'Archivio di Stato della città che ne fu capitale. Tra il 1877 e il 1882 lasciano così l'Università almeno 1274 unità archivistiche prodotte nel corso del Settecento e della prima metà dell'Ottocento, che di quel periodo costituivano insostituibile documentazione. Salvo sporadiche eccezioni, nulla di questo materiale a tutt'oggi sopravvive a causa del bombardamento subito dall’Archivio di Stato di Torino nel 1942.
1904-1907: all’indomani dell’incendio che nel gennaio 1904 devasta le sale della Biblioteca Nazionale Universitaria e provoca, a causa delle opere di estinzione, gravi danni anche agli archivi, collocati nei locali sottostanti, prende avvio un ambizioso progetto di risistemazione e ampliamento degli spazi già destinati all'archivio e alla segreteria, con successivo riordino generale. Nel dicembre del 1907 il complesso e lungo lavoro di riordino, nel quale si avvicendano diversi impiegati dell’Ateneo, risulta ultimato. L’ordinamento dato è testimoniato ancora oggi da tre fogli manoscritti conservati nella Collezione Simeom presso l'Archivio storico del Comune di Torino.
1942: durante il bombardamento di Torino dell’8 dicembre la sede dell’Archivio di Stato di via Piave (Sezioni Riunite) viene colpita e i fondi in essa conservati gravemente danneggiati, se non distrutti. La documentazione perduta comprende, tra l’altro, documentazione di epoca francese e relativa ai moti del 1821, nonché 174 mazzi «costituenti la collezione dei verbali delle adunanze del cessato Magistrato della Riforma dal 1814 al 1851» e 76 volumi di esami del Magistero delle Arti dal 1759 al 1859.
1943: nel mese di aprile parte degli archivi risultano trasferiti, insieme agli uffici amministrativi, in un locale della chiesa di San Giovanni e nel Civico Museo di Bra, una delle città individuate come sede di trasporto del materiale amministrativo, scientifico e librario, dopo le incursioni aeree del novembre e dicembre 1942. La situazione precipita dopo il bombardamento del 13 luglio 1943. “Comunico a codesto Ministero che, in seguito all’incursione aerea nemica del 13 corrente, è crollata tutta l’ala sinistra del Palazzo Universitario, tra via Po e via Virginio, con la distruzione completa dei locali del Rettorato e della Direzione Amministrativa, degli uffici di ragioneria e di economato, degli Affari generali e del personale … L’incendio … ha devastato tutti i mobili esistenti nei locali predetti e si è esteso anche ad una parte delle cantine, distruggendo molti fascicoli di studenti, i registri e parte dei fascicoli del personale … tutta la corrispondenza ufficiale in arrivo ed in partenza del corrente anno, nonché i registri delle lezioni … Desidero segnalare a codesto Ministero l’opera zelante prestata dal personale di Segreteria durante questi ultimi mesi per la raccolta e la sistemazione di tutto il notevolissimo materiale e l’alto senso di disciplina e abnegazione dimostrato dal personale stesso, che, con sprezzo del pericolo e con grandi sacrifici, ha contribuito a mettere in salvo tutto ciò che si poteva. … Il dott. De Maria, da solo, alle prime luci dell’alba del 13 corrente, ha trasportato in luogo sicuro fascicoli, registri ed altri atti importanti che, altrimenti, sarebbero stati distrutti dall’incendio devastatore”.
1967-1978: su impulso di Franco Venturi, direttore dell’Istituto di Storia Moderna e di Storia del Risorgimento della Facoltà di Lettere e Filosofia, e di Narciso Nada inizia un primo tentativo di recupero e schedatura dei registri più antichi, fino ad allora conservati nei locali seminterrati del Palazzo del Rettorato.
1985: prende avvio, per iniziativa del Centro Studi di Storia dell’Università di Torino e della Soprintendenza archivistica, un complesso intervento di riordino della documentazione dalla fine del Seicento alla metà del Novecento. Tale documentazione è gradualmente trasferita in uno dei saloni della Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia.
1993: è disponibile il primo inventario.
2000: allagamento dei depositi d’archivio dell’Università (corso Svizzera), per l’esondazione della Dora Riparia, e inizio degli interventi di recupero della documentazione.
2006: inaugurazione della nuova sede dell’Archivio storico, al piano terra del Palazzo del Rettorato.
2018: ampliamento degli spazi dell’Archivio e creazione di una sala-mostre.
Bibliografia
- Novaria, Paola, “Li disordinati Archivii” della Regia Università di Torino. Note storiche, in «Quaderni di storia dell’Università di Torino », n. 6, 2002, Torino, pp. 341-385 Vai al testo digitalizzato
- Caffaratto, Daniela - Carassi, Marco - Novaria, Paola, Gli archivi dell'Ateneo torinese come patrimonio storico e fonte per il suo studio, in Quazza, Ada - Romano, Giovanni (a cura di), Il Palazzo dell'Università di Torino e le sue collezioni, Fondazione CRT, Torino 2004, pp. 257-270
- Quazza, Ada - Romano, Giovanni (a cura di), Il Palazzo dell’Università di Torino e le sue collezioni, Fondazione CRT, Torino 2004
- Novaria, Paola, L’Archivio generale dell’Università di Torino: progetti in corso, in «Annali di storia delle università italiane», A. 11, 2006, Bologna, pp. 395-399
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico dell'Università di Torino
- ASCT Archivio Storico della Città di Torino
- Archivio Arcivescovile
- Archivio di Stato di Torino
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Ente Responsabile
- Archivio Università degli Studi di Torino
- MuseoTorino 2020