Vittorio Avondo (Torino 1836 - Torino 1910)
Grande collezionista e conoscitore dell’arte medievale e moderna, oltre che pittore paesaggista, Avondo ebbe un ruolo fondamentale nella storia culturale del Piemonte contribuendo, insieme a Alfredo d’Andrade, allo studio e alla tutela del patrimonio artistico del territorio.
1. Biografia
Si dedica fin da giovane alla pittura formandosi tra Italia, Svizzera e Francia. Dopo il suo rientro in Piemonte, diventa consulente del Comune di Torino e dal 1863 fa parte della commissione incaricata di selezionare le opere per le collezioni del Museo Civico. Le sue attività sono molteplici: pittore, antiquario, consigliere comunale e membro di numerose istituzioni culturali. Nel 1872 acquista il castello di Issogne (Aosta) che restaura e riarreda con l’aiuto di Alfredo d’Andrade e Giuseppe Giacosa: a partire da quest’esperienza collabora, dal 1882, alla costruzione del Borgo medievale di Torino e con Emanuele Tapparelli d’Azeglio al restauro di Casa Cavassa a Saluzzo. Nel 1890 succede a Tapparelli d’Azeglio alla direzione del Museo Civico: alla sua morte, nel 1910, la sua collezione personale perviene al Museo.
2. Sul vero: Vittorio Avondo e la campagna romana
La GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ha dedicato a Vittorio Avondo, nell'occasione del centenario della sua morte, una piccola esposizione di disegni, quarto allestimento della Wunderkammer (24 ottobre 2010 - 30 gennaio 2011). La mostra, curata da Virginia Bertone e Pierangelo Cavanna, presenta alcuni schizzi e disegni della campagna romana, dove lui compì numerosi viaggi, in parallelo a fotografie degli stessi soggetti.
Bibliografia
- Maggio Serra, Rosanna - Signorelli, Bruno (a cura di), Tra Verismo e Storicismo. Vittorio Avondo (1836-1910) dalla pittura al collezionismo, dal museo al restauro, Società piemontese di archeologia e belle arti - Celid, Torino 1997
- Barberi, Sandra, Vittorio Avondo, "squisito gentiluomo" e "delicato artista", in Barberi, Sandra (a cura di), Il castello di Issogne in Valle d'Aosta. Diciotto secoli di storia e quarant'anni di storicismo, U. Allemandi, Torino 1999, pp. 95-102
- Maggio Serra, Rosanna, La cultura artistica nella seconda metà dell’Ottocento, in Levra, Umberto (a cura di), Storia di Torino. Da capitale politica a capitale industriale, 1864-1915, Vol. 7, G. Einaudi, Torino 2001, pp. 576-615 Vai al testo digitalizzato
- Cavanna, Pierangelo (a cura di), Vittorio Avondo e la fotografia, Fondazione Torino Musei - GAM, Torino 2005
- Boccalatte, Paola Elena, Alfredo d’Andrade e la ‘lunga vertenza’ per l’acquisizione del paliotto di Courmayeur, in «Palazzo Madama. Studi e notizie», A. I, n. 0, 2010, Cinisello Balsamo, pp. 80-91 Vai al testo digitalizzato
Sitografia
- http://www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-avondo/
- http://www.palazzomadamatorino.it/mostra.php?id_evento=131
- http://www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-avondo_(Dizionario_Biografico)/
- http://www.gamtorino.it/mostra.php?id=260
- https://clavisbct.comperio.it/bctcards?utf8=%E2%9C%93&qs=avondo&namespace=bioico&commit=Cerca
- http://www.borgomedievaletorino.it/il-borgo/i-protagonisti/
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Ente Responsabile
- Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica