I “Molassi”, ex mulini della città
I mulini della Dora, detti “Molassi”, costituirono per secoli il più importante opificio comunale per il macinamento delle granaglie di Torino. Resta oggi qualche labile traccia degli impianti rifatti nel tardo Settecento.
I mulini della Dora, volgarmente detti “Molassi”, costituirono per secoli il più importante opificio comunale per il macinamento delle granaglie di Torino. Ubicati fuori Porta Palazzo, sulla riva destra della Dora Riparia, e alimentati da un ramo secondario incanalato, che, fino ancora agli anni Sessanta del secolo scorso, attraversava a cielo aperto Borgo Dora, gli impianti costituivano un aggregato di considerevole capacità produttiva e rilevanza economica e insediativa. Attestati sullo stesso sito sin dal tardo medioevo, alle soglie del Cinquecento i mulini, di proprietà del comune, apparivano già un insieme consolidato dall’elevata capacità produttiva, garantita da due partite di ruote disposte da un lato e dall’altro del canale. In risposta alla crescita demografica e economica della città, nel 1679 fu deciso il potenziamento degli impianti per rendere più ordinata e razionale la macinazione delle diverse specie di grani, mettendo in funzione altre macine. Entro il 1680, su progetto di Rocco Antonio Rubatti, capitano e ingegnere della Città, fu costruita una terza partita di ruote sul lato occidentale dell’angusto fazzoletto di terreno compreso tra la Dora e il canale. Oggetto di constante revisione tecnica per migliorare il rendimento produttivo, che portò a un primo rifacimento tra il 1763 e il 1767, il complesso dei Molassi fu interamente rinnovato nel 1774 dall’architetto Francesco Valeriano Dellala di Beinasco (1731-1805), nel quadro di un programma complessivo di ristrutturazione, di cui resta qualche labile traccia ancora oggi.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
EX MOLINI DELLA CITTÀ DETTI "I MOLASSI"
Via Pisano, Corso XI Febbraio
Edificio ad uso industriale.
Edificio di valore documentario, raro e significativo esempio di edilizia settecentesca per l'industria di committenza statale.
Intorno alla metà del XVIII secolo edificazione del complesso contenente mulini, laboratorio, panetteria e locali di servizio della città. Tuttavia si ha già notizia, nella seconda metà del XVII secolo, della costruzione nel Borgo Dora di 14 ruote da mulino per disposizione di Carlo Emanuele II. Risistemato nel 1781 e nel 1865, l'edificio è stato parzialmente abbattuto nel secondo dopoguerra.
AECT, Progetti Edilizi, ff. 342/1949; 708/1957; A. GROSSI, 1790; G. BRACCO, 1973, pp. 73-80; G. BOCCHINO, R. ROCCIA, 1980, pp. 71-73.
Tavola: 33
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 436 Vai alla pagina digitalizzata
- Chierici, Patrizia, Le strutture materiali dei mulini di Dora dal tardo medioevo alle soglie dell’Ottocento, in Bracco, Giuseppe (a cura di), Acque, ruote e mulini a Torino, Vol. I, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1988, pp. 273-299
- Peyrot, Ada, Acque, canali e mulini nel paesaggio, in Bracco, Giuseppe (a cura di), Acque, ruote e mulini a Torino, Vol. 1, Città di Torino, Torino 1988, pp. 331-348
Sitografia
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