Caserma Montegrappa
La caserma, in stile tardo eclettico, è costruita per un reggimento di bersaglieri fra il 1905 e il 1910.
1. Storia dell'edificio
La caserma è edificata a spese dello Stato «su terreno acquisito in base a una permuta compresa nella convenzione immobiliare tra Stato e Città di Torino del 13 aprile 1904» (Borasi, p. 185). L’edificio presenta quattro grandi fabbricati: una palazzina per il comando e tre maniche collegate fra loro tramite un portico continuo collocato a ridosso del cortile. Completavano il complesso una serie di fabbricati minori e un ampio spazio definito Area disponibile per le tettoie d’artiglieria. La palazzina di comando, al contrario degli altri edifici, è decorata con archi, fregi floreali, stemmi, cornici, bugnato.
Dal 1921 i bersaglieri si trasferiscono alla caserma Dogali portando con loro l’intitolazione a La Marmora. La caserma viene quindi denominata Montegrappa (montagna delle Prealpi venete, teatro di diversi scontri decisivi della prima guerra mondiale) e destinata al reggimento di fanteria Superga. Il cambio di destinazione comporta, nel tempo, anche trasformazioni strutturali dei vari edifici.
2. Bombardamenti
L'isolato compreso fra le via Giovanni Pascoli, Tirreno e i corsi Lepanto e IV Novembre, ospitava la Caserma Montegrappa sul lato ovest, lo Stadio Militare sul lato est e il Tribunale Militare con ingresso da via Tirreno 65, 67. Gli edifici furono danneggiati dai bombardamenti in data imprecisata. La Caserma riportò i seguenti danni: tetto bruciato o divelto, quattro locali di scuderia distrutti e uno sinistrato, sei magazzini sinistrati da bomba dirompente e incendiaria, un dormitorio sinistrato da bomba incendiaria e danni lievi sui rimanenti fabbricati. Nell'estate del 1945 i locali del dormitorio risultavano ripristinati. Significativi danni si registrarono ai magazzini militari, dove i tetti si scoperchiarono o bruciarono.
3. Nel dopo guerra
Risale all'immediato dopo guerra la conclusione dei lavori di ripristino degli edifici. Nei primi anni Settanta la palazzina centrale ospita il comando 4° reggimento alpini, la palazzina di destra i militari in servizio presso gli Alti Comandi di Corso Matteotti e lo spaccio , quella di centro la fanfara, la compagnia trasmissioni e gli alpini in servizio presso il Comando Brigata di Corso Vinzaglio. Nella palazzina di sinistra sono alloggiati alpini in servizio alla caserma e militari in servizio permanente effettivo, è presente inoltre la cappella. Dietro l’ampio cortile vi sono le cucine, la mensa, la polveriera e l’autoreparto.
Negli anni successivi sono presenti il battaglione logistico , la compagnia controcarri, il servizio Meteomont.
Dal 1992 è stata allestita, nella palazzina Bagnolini all’interno della caserma, la Sala della Rimembranza della Brigata Taurinense; è composta da 6 sale, un corridoio e una zona Sacrario, custodisce numerosi cimeli e pannelli illustrativi che narrano i fatti storici che hanno visto testimoni la brigata e le sue unità dalla costituzione ad oggi.
Dal 31 gennaio 1994 la caserma Montegrappa ospita il Comando della Brigata Alpina "Taurinense".
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CASERMA MONTEGRAPPA (E DIREZIONE SANITA)
Corso IV Novembre 3
Caserma (in origine dei bersaglieri).
Segnalazione di edificio di interesse documentario del tardo eclettismo, connesso con la localizzazione della Piazza d'Armi.
Costruita nei primi anni del Novecento.
G. MARZORATI, 1923, tav. 108.
Tavola: 57
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 473 Vai alla pagina digitalizzata
- Cipolla, Ruggero, I miei condannati a morte. Lettere e testimonianze, Il Punto, Torino 1998
- Borasi, Vincenzo, La presenza dei militari, in Bracco, Giuseppe - Comoli Mandracci, Vera (a cura di), Torino da capitale politica a capitale dell’industria. Il disegno della città (1850-1940), Vol. 1, Archivio storico della Città di Torino, Torino 2004, pp. 167-186
- Cadeddu, Paolo, Le caserme di piazza d’Armi a Torino: La Marmora (Monte Grappa) - Dabormida - Morelli di Popolo - Ospedale militare Riberi, D. Piazza, Torino 2008 , pp. 41-65
- Rosato, Salvatore, La Scuola di applicazione di Torino tra Otto e Novecento: formazione e campi di ricerca in ambito militare, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1998/99, relatore Vera Comoli Mandracci , pp. 223- 228
Fonti Archivistiche
- Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare del Piemonte (CeSRAMP), Archivio Cartografico, Car. 13, Cas. 1.14 «Pianta di Torino» [1925].
- Archivio Storico della Città di Torino (ASCT), Deliberazioni Consiglio Comunale, 1904.
- ASCT, Archivio edilizio, pratica n. 447 (1905).
- ASCT, Archivio edilizio, pratica n. 496 (1906).
- ASCT, Archivio edilizio, pratica n. 253 (1914).
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2147, cart. 44, fasc. 2
Fototeca
Temi correlati
Ente Responsabile
- CeSRAMP - Centro Studi e Ricerche storiche sull’Architettura Militare in Piemonte
- Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà