Tomba a camera di via Modena 25
Nel 1927, oltre la Dora, in un’area certamente destinata a sepolcreto per tutta l’età romana fu rinvenuta una tomba a camera integra.
Durante i lavori di scavo all’interno del cortile di via Modena 25 vennero alla luce alcuni resti ossei. Intervenne allora l’archeologo Piero Barocelli (Modena 1887 – Torino 1981), ispettore della Soprintendenza agli scavi e antichità, il quale decise che era necessario allargare l’area indagata. Il proprietario del terreno, ragionier Francesco Moscheni, accettò di accollarsi le spese del lavoro imprevisto.
In breve tempo fu chiaro che si era in presenza di un sepolcro a camera in perfette condizioni di conservazione, che venne aperto il 17 gennaio.
La tomba era costruita in laterizi e rivestita internamente in lastroni di micascisto (roccia metamorfica composta prevalentemente da quarzi e miche) probabilmente della val di Susa. Dello stesso materiale era anche la copertura. All’interno, su tre mattoni, si trovava una cassa in piombo con coperchio, su cui erano i resti di una cassettina in legno, unico oggetto di corredo.
All’esterno, sulla sommità della camera, si conservava un’impronta semicircolare forse indizio della presenza, in origine, di una lapide o di un cippo.
Il sarcofago è oggi conservato nei depositi del Museo di Antichità di Torino.
Bibliografia
- Midana, Arturo, Scoperta di una tomba dell’età romana in via Modena in Torino, in «Bollettino della Società piemontese di archeologia e belle arti», Vol. XII, n. 3-4, 1928, Torino, pp. 49-53 Vai al testo digitalizzato
- Barocelli, Piero, Torino. Tombe di età romana, in «Notizie degli scavi di antichità», VI Ser., Vol. VI, n. 7-8-9, 1930, pp. 272-274 Vai al testo digitalizzato
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Ente Responsabile
- MuseoTorino
- Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie