Villa dei Colli, già Vigna Bogin
Sulla cima della cresta che divide la Val Crava dalla Val Pattonera, circondata da una lunga balconata di giardini artificiali che aveva colpito per la bellezza l'architetto A. Grossi nel 1791, poggia la vigna che ebbe anche il nome di Raset.
Bombardamenti
La villa Paravia, poi villa dei Colli, ubicata in quella che negli anni Quaranta era denominata Strada della Viassa 536, ospitava la S.A. Casa di cura "Villa dei Colli". In un momento imprecisato fu interessata dai bombardamenti che causarono solo lievi danni; nel settembre 1945 l'edificio risultava già ripristinato.
Situata sulla collina torinese, sopra al Pilonetto, questa villa pare sia stata costruita sui resti della vecchia vigna del teologo Conterno. Nelle carte del 1706 è segnata come “Ruscazo” e nel censimento di quell'anno come “Ruscasse o Ruscazio“, illustre famiglia a cui apparteneva Michele Ruscazio vissuto tra il '400 il '500, notaio e segretario di Stato.
Il Grossi cita «il Raset vigna della signora Barbara Rasetto sita nella valle Pattonara con casino e Cappella; evvi altresì un delizioso giardino situato sopra a un amenissimo poggio, che s'ampliò nel1790».
Ebbe come proprietari i Richelmy, i Vigliardi-Paravia, i Tallone ed altri. Negli anni Venti la villa divenne sede della Colonia della Salute, istituto di cure naturali, fisiche e dietetiche.
Nel 1927 Enrico A. D'Albertis, capitano genovese, navigatore ed appassionato di orologi solari, tanto da essere definito da E. De Amicis «Il girovago pintor di meridiane» disegnò un orologio solare in marmo che recava i motti “Maneo nemini” (non mi fermo per nessuno) e “Grata supervenient quae non sperabiturhora” (Giunge gradita l'ora nella quale non avevamo sperato).
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA DEI COLLI, GIÀ VIGNA BOGIN
Strada Volante (ex Strada Viassa e Strada della Creusa) 132
Villa.
Il complesso, di interesse ambientale e documentario, concorre alla definizione ambientale del crinale tra Val Pattonera e Valle della Crava.
Nella Carta topografica della Caccia è denominata «Bogin», e presenta impianto a corpo lineare poco distante dalla cappella di S. Antonio. Il Grossi la ricorda come «vigna della sig.ra Barbara Raset [...]; evvi altresì un delizioso giardino che si ampliò nel 1790». Nella mappa napoleonica si presenta trasformata in blocco compatto al centro di giardino come evidenzia ancora la mappa Rabbini che indica anche la cappella sistemata ad Est. Nel 1907 in quest'ultima zona compare aggiunto un padiglione che viene ulteriormente ingrandito tra il 1930 e il 1940. Nel 1935 è proprietà dei Paravia e nel 1940 è trasformata nella clinica « Villa dei Colli».
Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, pp. 140-141; PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXXII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 568-569.
Tavola: 66
Bibliografia
Fonti Archivistiche
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2613, cart. 56, fasc. 2, n.ord. 6
Fototeca
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà