Luigi Belli (1844-1919)
Luigi Belli, allievo di Odoardo Tabacchi (1836-1905), lavora a Torino, Roma, Milano e Urbino. Lo scultore realizza numerosi monumenti con gust e stile accademico.
Luigi Belli, figlio del pittore Maurizio Belli, nasce a Torino il 27 febbraio 1844. Studia architettura decorativa a Parigi, allievo di Torrier. A Torino frequenta la Regia Accademia Albertina, allievo di Odoardo Tabacchi (1836-1905). Insegna Plastica ornamentale alla scuola serale dell’Accademia Albertina e Plastica alle Scuole serali municipali. Un suo bozzetto si distingue nel concorso per il Monumento al Traforo del Frejus ma verrà realizzato il progetto di Marcello Panissera (1830-1886), presidente dell’Accademia Albertina, che infine incaricherà Belli per l’esecuzione che impegnerà l’artista dal 1872 al 1879. Vince il concorso per il monumento ai Caduti di Mentana, a Milano (1880); ottiene una menzione onorevole per il monumento a Vittorio Emanuele II a Torino; viene anche premiato nel concorso per il monumento a Garibaldi a Torino e per quello a Nizza Marittima; riceve premi anche per i bozzetti per le statue di Quintino Sella a Biella e Anita Garibaldi a Ravenna. Nel 1883 realizza il monumento a Raffaello a Urbino, nel 1883-1884 il busto dell’ Ingegnere Bona per la Stazione di Torino, nel 1884 realizza il frontone dell’Ospedale Mauriziano di Torino. Dal 1885 fino al 1916 insegna all’Accademia Albertina di Torino.
Da considerarsi uno degli artisti più impegnati nell’ambito della scultura celebrativa risorgimentale: a Torino realizza il monumento dedicato alla spedizione di Crimea (1892) e il monumento a Mazzini (1915-1917); a Roma scolpisce il gruppo della Lupa romana (1900-1905) per il cortile d’onore del Palazzo di Giustizia e la statua della Sardegna nel Vittoriano; ad Alessandria il Monumento a Umberto I (1906-1907), a Felizzano quello a Paolo Ercole (1911). Per Livorno realizza il monumento a Francesco Domenico Guerrazzi e per Vienna quello dedicato a Mozart, è autore anche di monumenti funebri a Torino e a Genova.
Espone alla Promotrice delle Belle Arti di Torino dal 1871 e al Circolo0 degli Artisti dal 1883. Alcuni suoi bozzetti sono conservati nella Pinacoteca di Varallo e nella Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Muore a Torino il 25 maggio 1919 (1).
Note
(1) cfr. Panzetta, Alfonso, Atlante regionale degli scultori italiani dal neoclassicismo al primo Novecento. Il Piemonte. Da Amedeo Lavy a Medardo Rosso, Adarte, Torino 2008, pp. 62-63, con relativa bibliografia. Per bibliografia si veda anche: http://www.comune.torino.it/papum/pdf/belli_Frejus.pdf
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- MuseoTorino 2019