Fabbrica Italiana Pianoforti Spa (Fip)
La Fabbrica Italiana Pianoforti (Fip) di Torino nasce nel 1917 per iniziativa dell’avvocato Paolo Cattaneo (1879-1955), imprenditore con precedenti esperienze nel settore automobilistico. Cattaneo decide di unire diverse piccole fabbriche torinesi in una società per azioni, dando loro un capitale di sei milioni di lire. Fra le fabbriche assimilate la più importante è quella di Francesco Romani. La nuova società costruisce un imponente stabilimento all’angolo fra corso Racconigi e via Moretta. L’edificio, opera dell’architetto Enrico Bonicelli, ha come ingressi corso Racconigi 51 e via Moretta 53. Intorno al 1920 è aperto un secondo stabilimento fuori Torino, ad Alpignano. La Fip assume presto un rilievo internazionale producendo oltre 800 pianoforti l’anno. Verso il 1920 arriva a contare con oltre 800 operai e una produzione di 3.000 pianoforti l’anno. Tuttavia, a partire dal 1921 inizia una fase di crisi, aggravata dal fallimento della Banca Italiana di Sconto, sua principale finanziatrice, e dalla crisi economica del primo dopoguerra in Italia e Germania. Nel 1925 Paolo Cattaneo lascia la guida della fabbrica, che è acquistata da Riccardo Gualino (1879-1964). La società non riesce a risollevarsi e nel 1929 chiude definitivamente.
Fonti Archivistiche
- Archivio di Stato di Torino, Sezioni riunite, Atti di società
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Ente Responsabile
- ISMEL