Pier Luigi Nervi a Torino
Torino è la città italiana dove l’ingegner Pier Luigi Nervi (Sondrio, 21 giugno 1891 – Roma, 9 gennaio 1979) progetta e costruisce due dei suoi edifici più importanti e conosciuti: i saloni per il complesso espositivo di Torino Esposizioni e il Palazzo del Lavoro per le celebrazioni di Italia ’61, in collaborazione con architetti di primo piano come rispettivamente Ettore Sottsass sr e Gio Ponti.
Accanto a queste opere, nel capoluogo piemontese e nei suoi dintorni dopo la seconda guerra mondiale, Nervi - di volta in volta progettista, imprenditore, consulente - disegna e/o realizza anche una serie notevole di opere, ingiustamente ritenute minori e talvolta note ai soli specialisti. D’altronde, proprio a Torino è possibile ricondurre in massima parte quella cultura politecnica che ha determinato l’essenza stessa del cosiddetto «sistema Nervi», come sperimentazione progettuale e pratica costruttiva. Si delineano così i suoi rapporti con la grande committenza industriale, per cui sono costruiti non soltanto grandi impianti industriali ma un tessuto di piccole e medie strutture di servizio, inedito finora e infine i suoi rapporti con le culture elaborate all’interno delle grandi scuole politecniche italiane, a Torino.
Nervi è stato, tutti lo sanno, anche un imprenditore. Ma che imprenditore è stato? Come lavora, da imprenditore, nella città che proprio nel 1961 viene definita dal geografo francese Pierre Gabert ville industrielle[1]? Quali sfaccettature del suo essere uomo di impresa, escono dalle sue esperienze torinesi? Prima di tentare di rispondere, va innanzitutto sottolineato un dato: il numero di progetti e opere che Nervi propone e non sempre realizza a Torino e nella sua area metropolitana. Un numero che fa di Torino la seconda città italiana, dopo Roma, presente nella biografia dell’ingegnere di Sondrio.
È difficile usare i termini imprenditore e consulente, senza molte attenzioni. In primo luogo perché Nervi negozia i due ruoli, quasi in ogni progetto torinese, ma non solo[2]. Nervi disputa, se si può usare un’immagine così forte, il suo ruolo ogni volta, non solo a seconda del suo interlocutore, ma intervenendo nella costruzione con ruoli che oscillano dal progettista al buttafuori teatrale. Sono ruoli che si conquista o che deve lasciare in un processo decisionale che davvero avvicina la trama di questi cantieri e di questi progetti ad una commedia dell’arte.
Nervi che progetta e costruisce come nei casi delle due icone torinesi, Nervi che progetta e segue, con un puntiglio che ne conferma la durezza, i cantieri di Fiat Mirafiori e Rivalta, Nervi che progetta e a cui viene chiesto di esporre i calcoli come nel caso del serbatoio di Mirafiori[3], Nervi che opera da consulente, nel delicato passaggio tra prefabbricazione industrializzazione come nello stabilimento di Venarla[4], ma anche a Mantova o a Ravenna[5]. Un Nervi che non solo insegna all’impresa torinese, ma che impara, e soprattutto un imprenditore e un ricercatore che partecipa alla “cultura del rischio”, un rischio che si misura sul saper fare, sui tempi del cantiere e sui costi dell’opera. La sua lunga stagione torinese non solo incide sul suo modo di gestire studio e cantiere, bensì fa emergere, con ancor più chiarezza, il suo appartenere ad una generazione di imprenditori a tutto tondo. E forse solo la Torino di quegli anni poteva far emergere con tanto nitore questa sua vocazione e questa sua appartenenza.
Note
Bibliografia
- Gabert, Pierre, Turin ville industrielle. Etude de geographie économique et humaine, Presses universitaires de France, Paris 1964
- Olmo, Carlo - Chiorino, Cristiana (a cura di), Pier Luigi Nervi. L’architettura come sfida, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2010
- Pace, Sergio (a cura di), Pier Luigi Nervi. Torino, la committenza industriale, le culture architettoniche e politecniche italiane, Silvana editoriale - PLN Project, Cinisello Balsamo - Bruxelles 2011
- Comba, Michela, Effetti costruttivi di una company town. Pier Luigi Nervi e il Servizio Costruzioni Fiat (1947-1966), in Pace, Sergio (a cura di), Pier Luigi Nervi. Torino, la committenza industriale, le culture architettoniche e politecniche italiane, Silvana editoriale - PLN Project, Cinisello Balsamo - Bruxelles 2011, pp. 25-33
- D'Attorre, Rita, Dopo Torino Esposizioni. Studi di coperture per progetti “minori” (1948-1959), in Pace, Sergio (a cura di), Pier Luigi Nervi. Torino, la committenza industriale, le culture architettoniche e politecniche italiane, Silvana editoriale - PLN Project, Cinisello Balsamo - Bruxelles 2011, pp. 43-47
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- Pier Luigi Nervi Project