Edificio adibito a loft, già primo stabilimento FIAT
Nucleo propulsore dell’organizzazione produttiva, lo stabilimento fu progettato nel 1899 dall’ingegner Enrico Marchesi, direttore generale della società, alla cui opera si sarebbero aggiunte le officine adiacenti e la palazzina degli uffici in stile liberty.
1. Storia dell'edificio
All’atto della fondazione, avvenuta il I luglio 1899, la Società non possedeva alcuna struttura industriale, pertanto furono subito avviate le trattative per individuare il terreno su cui erigere uno stabilimento. Fallite le pratiche per utilizzare alcuni lotti fra via Nizza e corso Sommeiller e successivamente anche quelle per un sito lungo l’attuale corso Turati, fu acquistata un’area di 9.000 metre quadrati in prossimità di corso Dante al prezzo di lire 7 al metro quadrato. I lavori furono avviati senza neppure attendere la concessione edilizia comunale, attuando il progetto redatto dall’ingegner Enrico Marchesi, direttore generale della Società sino al 1924 quando divenne presidente dell’Unione radiofonica italiana. Sovrastato dal marchio dell’azienda circoscritto in una morbida cornice delimitata da elementi floreali, l’edificio è animato da una grazia lineare di matrice liberty depurata dal dominio di capricciose volute, tuttavia asservita a esigenze funzionali e razionalizzanti.
Già operativa nell’anno 1900, la fabbrica fu il nucleo propulsore dell’azienda, finché non fu adottata la produzione seriale, attribuendo un ruolo prioritario al complesso del Lingotto. Nell’arco di poco tempo, lo stabilimento di corso Dante fu circondato dagli interventi contigui dell’ingegnere Giuseppe Velati Bellini (1867-1926) e dell’ingegnere Alfredo Premoli (1870 ca., ancora attivo nel 1914), al quale si devono l’officina per le riparazioni e la palazzina degli uffici, oggi sede dell’Archivio e del Centro Storico Fiat.
2. Bombardamenti
Durante le incursioni aeree dell'autunno 1942 e dell'estate 1943, lo stabilimento di 51 locali fu colpito da bombe dirompenti e spezzoni incendiari che causarono il crollo di una parte della capriate e il sinistramento di altri 5 locali con danni al tetto, ai soffitti e agli infissi. Al novembre 1944 erano in corso lavori di ripristino. Anche lo stabilimento nell'isolato vicino, individuato dalle vie Marocchetti, Tiziano, Correggio, corso Galileo Galilei e via Tiepolo e corso Dante fu colpito dal bombardamento dell'8 novembre 1943, con danni alla copertura del tetto e alle solette su 4 piani dell'edificio e distruzione di una parte del reparto tempera.
Bibliografia
Fonti Archivistiche
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 895 cart. 18 fasc. 14
- ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 909 cart. 18 fasc. 28 n. ord. 8
Temi correlati
Soggetti correlati
Ente Responsabile
- Mostra Torino: storia di una città
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà