Fiat Materiale Ferroviario
Erede della Diatto, è assorbita dalla Fiat nel 1917, nell’ambito di un’operazione messa in atto dall’azienda e volta ad accorpare alcune industrie fornitrici di materie prime. Specializzata nella costruzione di locomotive, carri e carrozze ferroviarie, è attiva fino alla seconda metà degli anni Settanta. Oggi sul vecchio stabilimento sorgono edifici residenziali.
Storia dell'impresa
Nel 1917 la Fiat procede all’incorporazione del Gruppo Piemontese, sigla che racchiude un insieme di aziende metallurgiche e meccaniche. Tra queste vi sono anche le Officine Diatto che, fondate nel 1835, sono specializzate nella costruzione di materiale ferroviario. Nasce così la Fiat Materiale Ferroviario, che inizialmente indirizza la propria produzione verso carrozze e carri ferroviari, prima di dedicarsi a quella di locomotive diesel, elettriche e «automotrici leggere azionate da motori a benzina» (1). Nel 1932 dai cancelli di via Rivalta esce la Littorina, automotrice a motore diesel che, prodotta in serie dal 1934, consente di ridare fiato alla produzione ferroviaria Fiat. Oltre alle automotrici, la Materferro costruisce commesse per alcune compagnie straniere, diventando un marchio conosciuto anche oltre confine. Alla vigilia del secondo conflitto mondiale, l’azienda occupa circa 760 dipendenti, impegnati in una produzione mensile di 100 carri e 25 tra carrozze e carrelli. Tra l’autunno del 1942 e l’estate del 1944 lo stabilimento, che entra nei meccanismi della produzione bellica aumentando a 2.850 unità la manodopera impegnata, è sottoposto al fuoco delle bombe alleate, che provocano ingenti danni al fabbricato e ai macchinari. Al termine della guerra l’azienda fornisce un contributo decisivo alla ricostruzione del parco ferroviario italiano, continuando a operare nel settore della produzione di veicoli ferroviari diesel e carrozze. Nel 1970 la Fiat acquisisce l’intero pacchetto azionario della Società Ferroviaria di Savigliano, e nel 1975 costituisce la Fiat Ferroviaria Savigliano, concentrando nello stabilimento di Savigliano le attività svolte nel complesso di Torino, che viene progressivamente dismesso. Oggi il vecchio edificio di via Rivalta ospita edifici residenziali.
Cronologia
1835 − Nascita delle Officine Diatto;
1917 − Nascita Fiat Materiale Ferroviario;
1932 − Produzione della prima Littorina;
20-21 novembre 1942 − Bombardamento;
29-30 novembre 1942 − Bombardamento;
8-9 dicembre 1942 − Bombardamento;
17 agosto 1943 − Bombardamento;
4 giugno 1944 − Bombardamento;
24 luglio 1944 − Bombardamento;
1970 − Assorbimento della Società Ferroviaria Savigliano;
1975 − Creazione della Fiat Ferroviaria Savigliano e progressiva dismissione dello Stabilimento.
Note
1. Fiat, I cinquant’anni della Fiat: 1899-1949, Mondadori, Milano 1950, p. 161.
Bibliografia
- Partito Nazionale Fascista, Fascio di Combattimento di Torino (a cura di), Glorie e lavoro del Piemonte, Torino 1932
- Fiat (a cura di), I Cinquant’anni della Fiat: 1899-1949, Mondadori, Milano 1950
- Fiat. Archivio storico, Fiat: le fasi della crescita. Tempi e cifre dello sviluppo aziendale, Scriptorium, Torino 1996
- Castronovo, Valerio, Fiat, 1899-1999: un secolo di storia italiana, Rizzoli, Milano 1999
- Archivio Storico Fiat (a cura di), Le ali della Fiat
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Archivio di Stato di Torino, Intendenza di Finanza, Reparto VI, Danni di guerra: cartelle 3356 (fascicolo Materferro), 3375, 3440, 3441.
- Archivio Storico Fiat: fascicolo Ricostruzione, note sul commercio estero, e Danni di guerra, fascicolo 9.
Luoghi correlati
Ente Responsabile
- ISMEL