Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Rivoira, già Vigna Giuliano

Nel 1565 venne acquistata da Filiberto Pingone, letterato e consigliere di Stato per il Duca Emanuele Filiberto. Il Duca per primo acquistò una vigna nella bassa Valsalice e presto venne imitato da cortigiani piemontesi e savoiardi che si affrettarono a costruire le proprie vigne per la villeggiatura.


Lat: 45.0493391 Long: 7.717221199999998

Notizie dal: 1565

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La vigna di Monssù Pingon è importante perché è una delle più antiche e tra le poche databili al Cinquecento.
Non si conoscono le vicende che interessarono la villa nel '600. Nel 1706 la vigna apparteneva alla famiglia di argentieri Giuliano. Intorno al 1781 venne acquistata da Lorenzo Rissetti, «mercante di cuojame» menzionato dal Grossi.

Nella prima metà dell'800 la vigna divenne Cappellania Bianco; poi, tra gli altri proprietari, la ebbero gli Andreis (1849-1919) che le lasciarono a lungo il loro nome.
Passò poi alla famiglia Rivoira.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA RIVOIRA, GIÀ VIGNA GIULIANO
Strada Vicinale del Nobile 109

Vigna.
Edificio di valore ambientale e documentario, è memoria storica di vigna cinquecentesca ed esempio di vigna con stratificazioni storiche dal XVIII al XIX secolo.
Nel 1565 la vigna fu acquistata da Filiberto Pingone. Nel 1706 l'edificio apparteneva agli argentieri Giuliano e nel 1781 fu acquistata da Lorenzo Rissetti, come ricorda il Grossi. Nella Carta topografica della Caccia [1762]. L'antico impianto era coerente all'originario percorso storico di Val Salice. Nella mappa napoleonica la planimetria a blocco lineare del civile si conserva, ma risultano mancanti i rustici a monte, a Ovest è segnato il piccolo giardino. A metà Ottocento viene ampliato il parco lungo l'asse del vecchio percorso e viene aggiunta a monte una ala rustica. La cappella nel parco è della fine dell'Ottocento.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 148; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI 1975, pp. 433-434.
Tavola: 60

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