Astanteria Martini, poi ospedale Luigi Einaudi
L’edificio, progettato nel 1920 dall’ingegnere Carlo Sgarbi e inaugurato nel 1923, ha ospitato fino alla fine del Novecento l’Ospedale Luigi Einaudi, già Astanteria Martini. È inutilizzato dal 2003.
1. Storia dell'edificio
L’edificio viene progettato nel 1920 dall’ingegnere Carlo Sgarbi, autore di centinaia di edifici a partire dal 1906, su un terreno di proprietà del professor Enrico Martini posto tra le vie Cigna e Cuneo, con un arioso parco sul retro; i disegni prevedono che il prospetto sulla piazza comprenda tre piani fuori terra, dei quali l’ultimo adibito a dormitorio, e le ali laterali due piani.
L’ospedale viene inaugurato il 5 maggio del 1923, quando Enrico Martini istituisce l’ente ospedaliero con denominazione Astanteria Municipale Martini, con lo “scopo di provvedere ai soccorsi di urgenza della regione Nord e di ricoverare i malati gravi d’ambo i sessi nei letti fissati dal Municipio”. In una zona ricca di fabbriche si vuole agevolare le operazioni di pronto soccorso e curare i malati più gravi in attesa di essere trasferiti all’ospedale San Giovanni Vecchio. La struttura viene ampliata nel 1929, a opera dell’ingegnere Francesco Manca, con la costruzione di una cappella al secondo piano e di nuovi padiglioni adibiti a infermerie lungo le vie Cigna e Dogliani.
Nel 1937 lo stabile diventa proprietà del Comune, che ne trasferisce l’amministrazione all’Ospedale Maggiore San Giovanni Battista.
Nel 1954 il Comune cede l’edificio e il terreno circostante all’Ospedale Giovanni Bosco, a patto che l’ente si impegni a costruire un nuovo ospedale. L’impresa viene realizzata negli anni successivi; la Nuova Astanteria Martini in Largo Gottardo è inaugurata nel 1961.
Nel 1984 l’Ospedale Einaudi diventa sede del reparto pneumologico, precedentemente ospitato presso l’ospedale Amedeo di Savoia.
L’ospedale viene chiuso nel 1997 e i reparti via via trasferiti all’Ospedale Maggiore Giovanni Bosco.
Dal 2003 l’edificio è inutilizzato.
2. Bombardamenti
L'edificio fu colpito durante l'incursione aerea del 13 luglio 1943. Bombe dirompenti causarono danni al tetto, crollo di muricci e danni gravi agli infissi. Alla data del 18 settembre 1944, le opere di rifacimento risultavano eseguite.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
ASTANTERIA MARTINI
Largo Cigna 74
Ospedale.
Edificio di valore ambientale e documentario.
Costruita a partire dal 1920 su progetto dell'ing. Sgarbi, ampliata e sopraelevata dal 1929 su progetto di Manca.
AECT, Progetti Edilizi, ff. 448/1920; 2079/1929.
Tavola: 33
Bibliografia
- Martini, Enrico, Progetto di un'astanteria, Baravalle e Falconieri, Torino 1920
- Inaugurazione dell'"Astanteria Martini", in «La Stampa», 6 maggio, 1923
- Martini, Enrico, I miei ospedali: annotazioni e chiarimenti, Valentino, Torino 1925 Vai al testo digitalizzato
- Guida di Torino 1940-1941, Paravia 1940
- Castelli, Giuseppe, Gli ospedali d'Italia, Medici Domus, Milano 1941 , pp. 249-250
- Guidi, Guido, Opere culturali ed assistenziali devastate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 9, settembre, 1949, Torino, pp. 25-28 Vai al testo digitalizzato
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 427 Vai alla pagina digitalizzata
- Zina Vignotto, Fulvia - Galloni, Marco (a cura di), Beni culturali in ambiente medico chirurgico. Parte seconda, [s.n.], Torino 2004 , pp. 90-91
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, 1920, pratica n. 448.
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, 1929, pratica n. 2079.
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 1066, cart. 22, fasc. 21, n. ord. 1
Fototeca
Ente Responsabile
- Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà