Claudio Francesco Beaumont, dipinto
Claudio Francesco Beaumont (1694-1766), Deposizione di Cristo dalla croce, 1731 circa, Pala dell'altare maggiore della Chiesa di Santa Croce.
La grande tela dell’altar maggiore della Chiesa di Santa Croce, di Claudio Francesco Beaumont (1694-1766) (1), raffigura la Deposizione di Cristo dalla croce (2). L’opera dell’attivissimo pittore di corte è databile intorno 1731 al ritorno dal suo secondo soggiorno romano (1723-1731), manifesta una sapiente costruzione scenografica in cui la composizione e i contrasti cromatici accentuano la drammaticità e riflette il gusto del marattismo imperante nelle chiese romane e napoletane, con richiami a Giacinto Brandi, Sebastiano Conca, Francesco Trevisani (3). Il dipinto ebbe un’immediata fortuna critica, segnalato ai viaggiatori del Settecento a partire dalla Guida de’ forestieri di Craveri del 1753 (4), apprezzato da Luigi Lanzi (5) e riconosciuto tra i capolavori del pittore per tutto l’Ottocento (6).
Note
(1) Baudi di Vesme, Alessandro, Schede Vesme. L’Arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Volume I, Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, Torino 1963, pp. 99-108; Griseri, Andreina , Inediti di Claudio Francesco Beaumont, estratto dal “Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti”, anno III, Torino 1949, pp. 1-14; Griseri, Andreina, Pittura, in Viale, Vittorio (a cura di), Mostra del Barocco piemontese, catalogo, vol. II, Torino 1963, pp. 81-85, 123-126; Griseri, Andreina, Beaumont Claudio Francesco, in Dizionario biografico degli Italiani, vol VII, Roma 1965, pp.378-381 (con bibliografia precedente); Ballaira, Elisabetta, voce Beaumont Claudio Francesco, in Giuliano Briganti (a cura di), La pittura in Italia. Il Settecento, II, Electa, Milano 1989, pp. 617- 618 (con bibliografia precedente); Fiorentino, Luca, Claudio Francesco Beaumont l'album di disegni del Museo Civico d'Arte Antica di Palazzo Madama a Torino, Centro Di, Firenze 2016 (fig.7 e pagine seguenti)
(2) Il dipinto, olio su tela cm 410 x 270, nel 2020 è esposto a Venaria alla Mostra Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680 – 1750, precedentemente in deposito presso il laboratorio di restauro di Nicola ad Aramengo, venne ritirato dalla chiesa di Santa Croce nel 1988 e restaurato nel 1990, si ha notizia dell’esposizione alla mostra del Barocco a Torino del 1937, di una pulitura eseguita nel 1948 che rese visibile un precedente intervento, fu catalogato nel 1952 (Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici, Ufficio Catalogo, Schede storiche). Si conoscono i disegni preparatori per la figura della Vergine addolorata nell’album dei disegni di Claudio Francesco Beaumont e scuola, conservato nel Museo Civico di Torino (inv. gen. 4701), (per i disegni di Beaumont cfr. Griseri, Andreina, Pittura, in Viale, Vittorio (a cura di), Mostra del Barocco piemontese, catalogo, vol. II, Torino 1963, pp. 123-126; Pettenati, Silvana, Il libro dei disegni di Claudio Francesco Beaumont e scuola nel Museo Civico di Torino, Torino 1986; Griseri, Andreina, Juvarra regista di una rivoluzione del gusto, in Griseri, Andreina - Romano Giovanni (a cura di), Filippo Juvarra a Torino. Nuovi progetti per la città, Cassa di Risparmio di Torino, Torino 1989, pp.41-45; Gaja, Francesca Romana, La chiesa di Santa Croce di Torino. Indagine sulla storia dell’edificio e sul patrimonio figurativo tra XVI e XX secolo, tesi di Laurea in Storia dell’Arte moderna, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2011-2012, relatore prof. Gelsomina Spione, p. 56; Dardanello, Giuseppe, Lavorare sui modelli. Pittori e scultori alla scuola del disegno di Beaumont, in Dardanello, Giuseppe (a cura di), Beaumont e la scuola del disegno: pittori e scultori in Piemonte alla metà del Settecento, Cuneo 2011, pp. 3-21);.
(3) Griseri, Andreina, voce Beaumont Claudio Francesco, in Dizionario della pittura e dei Pittori, I, Torino 1989, pp. 274-275.
(4) Craveri, Giovanni Gaspare , Guida de’ forestieri per la real città di Torino, Torino 1753 (ristampa anastatica con presentazione di Ada Peyrot, Torino 1969), p.61; Bartoli, Francesco, Notizia delle pitture, sculture ed architetture che ornano le chiese e gli altri luoghi pubblici di tutte le più rinomate città d’Italia, Savioli, Venezia 1776 (ristampa Torino 1969), pp.16-17; Derossi, Onorato, Nuova guida per la città di Torino, Derossi, Torino 1781 (ristampa anastatica, Torino 1998), pp. 26-27.
(5) Lanzi, Luigi (1793) in Sciolla, Gianni Carlo (a cura di), Viaggio del 1793 pel Genovesato e il Piemonte di Luigi Lanzi, Treviso 1984, p. 9.
(6) Paroletti, ModesteI, Turin et ses curiosités, Frères Reycend et C.e Libraires du Roi, Turin 1819, p. 189; Briolo, Giammichele, Nuova Guida dei Forestieri per la Reale Città di Torino, Reycend et Comp., Torino 1822, pp. 105-106; Milanesio, Antonio, Cenni storici sulla città e Cittadella di Torino dall’anno 1418 al 1826, Stamperia di Giuseppe Favale, Torino 1826 (ristampa a cura di Luciano Tamburini, Ruggero Aprile Editore, Torino 1971), pp. 50-51; Cibrario, Luigi, Storia di Torino, vol. II, Fontana, Torino 1846, p. 626; Casalis, Goffredo , voce Torino, in Dizionario geografico storico-statistico commerciale degli stati di Sua Maestà il re di Sardegna, vol. XXI, 1851 e vol. XXII, 1852, Gaetano Maspero librajo e G. Marzorati tipografo, Torino 1851-1852, p. 152; Baricco, Pietro, Torino descritta, Paravia, Torino 1869, p. 240; Covino, Andrea, Torino. Descrizione illustrata, Favale, Torino 1873, p. 64; Casanova, Francesco -Ratti, Carlo, Alcuni giorni in Torino: guida descrittiva, storica, artistica, illustrata, pubblicata per commissione del Municipio, Casanova, Torino 1884, p. 48; Borbonese, Emilio, Guida di Torino, Tipografia Roux e Frassati, Torino 1898, p. 61; Arneudo, Giuseppe Isidoro, Torino Sacra illustrata nelle sue Chiese, nei suoi Monumenti Religiosi, nelle sue Reliquie, Torino 1898, pp. 128-129; Claretta, Gaudenzio, I marmi scritti della città di Torino e de’ suoi sobborghi (chiese, istituti di beneficenza, palazzi ecc.) dai bassi tempi al secolo XIX con copiose annotazioni storiche, biografiche e necrologiche, Derossi, Torino 1899, p.84.
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