Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Righini, già Vigna Nuz

La famiglia Nuitz fu tra quelle che più amarono la collina torinese, essi furono proprietari di alcune vigne. Originari di Nordevich nel Brabante, furono molto presenti nella vita pubblica e ufficiale torinese.


Lat: 45.0552073 Long: 7.7232026

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

Bombardamento: 13 Luglio 1943

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  • istituto religioso | bombardamento | villa

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  • bombardamenti | vigna

Bombardamenti

La villa, che durante la Seconda Guerra Mondiale ospitava le carmelitane del Sacro Cuore, riportò danni alla copertura del tetto, a soffitti e muri divisori, schiantamento degli infissi ad un piano per bomba incendiaria e soffio di bomba dirompente. Il rilevamento del dicembre 1945 registrava già un parziale ripristino.

La famiglia Nuitz proveniva da Nordevich nel Brabante, nell'attuale Olanda, che il capostipite Pietro aveva lasciato per seguire come aiutante di Camera Anna d'Orléans, moglie di Vittorio Amedeo II.
Nel 1759 apparteneva già a Carlo Maurizio Nuitz figlio di Pietro, che legò il suo nome anche alla Villa Prié.
Sino alla metà dell'800 i Nuitz furono molto presenti presso la Casa Reale e nella vita politica, Giuseppe Antonio divenne senatore del Regno nel 1799, consigliere di Corte d'Appello e con la
restaurazione fu nominato presidente del Senato.
Suo nipote Nepomuceno pubblicò un trattato ritenuto lesivo dell'autorità temporale della Chiesa e per questo venne scomunicato, e si difese con un opuscolo intitolato Il prof. Nuitz ai suoi concittadini, accolto con grande favore da coloro che si riconoscevano nelle posizioni ottocentesche laiche e liberali.
La vigna venne poi venduta ai Torelli e in seguito ai Righini.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA RIGHINI, GIÀ VIGNA NUZ
Strada Comunale Val S. Martino 48

Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario, fa parte del sistema di vigne della zona pedecollinare di Val S. Martino.
Nella Carta topografica della Caccia, l'edificio si presenta con impianto a «C» a maniche diseguali, con accesso ad Ovest rispetto alla Strada di Val S. Martino e ampio giardino a Nord. Il Grossi, descrivendo la vigna con fabbrica civile, ricorda il vasto giardino e la denomina «Nuitz». La mappa del Catasto francese conferma l'impianto antico completandolo nella manica ad Est. La vigna risulta inalterata per tutto l'Ottocento. Nel 1940 si rileva la costruzione di nuovi edifici che occupano lo spazio del giardino. Attualmente appartiene alle Suore Carmelitane di Clausura di S. Teresa.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 123; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXIII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 283-284.
Tavola: 51

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 2531 cart. 52 fasc. 1 n. ord. 1

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà