Bombardamento 5 aprile 1945
Il 5 aprile 1945 Torino fu bombardata dall’aviazione americana (USAAF). Il bombardamento durò 8 minuti, a seguito del bombardamento si registrarono 70 vittime e 128 feriti.
Il bombardamento del 5 aprile 1945 fa parte della terza fase di incursioni che colpì Torino. In questa fase le incursioni diurne sono compiute dall’USAAF, l’aviazione americana. Se nelle precedenti fasi le basi di partenza degli apparecchi erano in Inghilterra, dall’estate del 1943 l’aviazione americana ebbe a disposizione aereoporti in Nord Africa e poi sul territorio italiano (il 10 luglio del 1943 gli Alleati erano sbarcati in Sicilia e il 9 settembre, all’indomani dell’annuncio dell’armistizio, la quinta armata americana era sbarcata a Salerno). Gli attacchi avvengono con un’unica formazione di bombardieri scortati da caccia che comparivano sul cielo di Torino di giorno e con poco o nullo preavviso (la maggior parte del volo di avvicinamento avveniva in mare aperto e ciò rendeva difficilmente avvistabili i veivoli). Gli apparecchi avevano un obiettivo preciso sul quale concentravano centinaia di bombe dirompenti di medio calibro: la tecnica fu chiamata “tappeto di bombe” e provocava la distruzione sistematica dell’impianto industriale o della via di comunicazione presa di mira. La nuova strategia, orientata a colpire obiettivi solo di primaria importanza, non prevedeva l’impiego di spezzoni dirompenti o di mezzi incendiari. Nella conferenza di Casablanca (del 1943 in cui americani e inglesi suddivisero le zone da colpire) era stato stabilito che gli obiettivi principali dell’azione di bombardamento dovessero essere le fabbriche di aerei, gli impianti per la produzione di cuscinetti a sfera e le raffinerie di petrolio. Quindi a Torino gli obiettivi più rilevanti erano la fabbrica di motori aeronautici del Lingotto, l’Aeronautica d’Italia e gli impianti della RIV (Villar Perosa). L’incursione aerea degli americani del 5 aprile 1945 con trenta aerei di tipo B-17 e B-24 si protrasse dalle 13.20 alle 13.28. In questo bombardamento fu duramente colpito lo scalo Smistamento di Torino: una piccola formazione di aerei concentrata sullo zona fece piovere sul nodo ferroviario, e sull’area circostante, non meno di 135 bombe dirompenti che colpirono binari e installazioni, provocando crolli che avrebbero ostruito il sottopassaggio di via Nizza, impendendo così l’attraversamento.
Bibliografia
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- Patricelli, Marco, L'Italia sotto le bombe. Guerra aerea e vita civile 1940-1945, GLF Laterza, Roma - Bari 2009
- Bassignana, Pier Luigi, Torino sotto le bombe nei rapporti inediti dell'aviazione alleata, Edizioni del Capricorno, Torino 2013
Sitografia
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Ente Responsabile
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà