Giuseppe Dini (Novara, 1820 - Torino 1890)
Scultore, allievo dell'Accademia Albertina di Torino, dal 1846 al 1849 soggiorna a Roma per un perfezionamento, risentendo del tardo classicismo canoviano.
Giuseppe Dini, figlio di Baldassarre, legnaiolo, nacque a Novara nel settembre 1820.
Allievo dell'Accademia Albertina di Torino, fu premiato ai concorsi semestrali di scultura negli anni 1843-1846. Fin dal 1845, anno di nascita della Società Promotrice di belle arti, vi prese parte attivamente come espositore. Lo scultore dimostra una cultura figurativa di tradizione romana maturata nella scuola di Pietro Tenerani, che frequentò dal 1846 al 1849. Nel 1853 espose, alla Promotrice, Amorino dormiente, acquistato da Vittorio Emanuele II e conservato nel Palazzo Reale di Torino. Accanto a soggetti più tradizionali (Baccanti, Flore e Amorini) espose sculture con soggetti più inconsueti come L’arabo ferito, nel 1855 e Schiavo assalito da un leone, nel 1857.
Fu autore di opere a soggetto religioso e di numerosi monumenti celebrativi, tra gli altri: a Torino, la statua di Ferdinando di Savoia, duca di Genova (ante 1856) sulla facciata di Palazzo di Città, un Profeta nella Chiesa di San Massimo, i bassorilievi (1867) del monumento ad Alessandro La Marmora (opera di Giuseppe Cassano), il monumento a Ettore de Sonnaz (1883); il monumento al conte F. Cotti di Ceres (1855) e a Vittorio Alfieri (1862) ad Asti; il monumento a Cavour (1863) a Novara e a Barbaroux (1879) a Cuneo; il monumento al conte G. Ponsa di San Martino (1882) a Dronero (CN). Nella copiosa produzione di ritratti, per lo più busti in marmo, dimostrò una indiscussa abilità tecnica e una notevole capacità di resa delle figure. Espose a Dublino nel 1865 e a Londra nel 1888. Numerosi sono i monumenti per il cimitero di Torino.
Morì a Torino il 13 maggio 1890.
Bibliografia
- Castelnuovo, Enrico - Rosci, Marco (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861, Vol. III, Stamperia artistica nazionale, Torino 1980 , pp. 1435-1436 (scheda di Barbara Cinelli)
- Soffantino, Maria Paola, La campagna di catalogazione all'Ospedale Civile di Alessandria, in «Bollettino della Società piemontese di archeologia e belle arti», N.S., Vol. XIII, 1989, Torino, pp. 361-373 , in part. pp. 368-373
- Panzetta, Alfonso, Atlante regionale degli scultori italiani dal neoclassicismo al primo Novecento. Il Piemonte: da Amedeo Lavy a Medardo Rosso, Adarte, Torino 2008 , p. 82
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