Le riforme economiche e infrastrutturali e la Guerra di Crimea
Proseguono le riforme avviate dal governo presieduto da Cavour che affida a Rattazzi il Ministero dell’Interno. In due sedute del Consiglio dei Ministri, presiedute dal Re, si mette a punto l’adesione del Piemonte al trattato di alleanza con Inghilterra e Francia.
Viene autorizzata l’istituzione del Credito mobiliare degli Stati sardi, dotato di una struttura molto articolata, con facoltà di mantenere titoli industriali di proprietà e di procedere al finanziamento diretto.
All’apertura della sessione parlamentare (la V legislatura era stata inaugurata il 19 dicembre 1853) il nuovo Guardasigilli Urbano Rattazzi presenta un disegno di legge sull’ordinamento giudiziario con l’obiettivo di porre la magistratura sotto una più stretta tutela da parte dell’esecutivo, seguito da un’altra proposta mirata a stabilire pene speciali per i ministri del culto che in tale veste avessero censurato le leggi e le istituzioni dello Stato.
31 gennaio, muore dopo molti mesi di malattia Silvio Pellico; il 14 febbraio, nella chiesa di San Dalmazzo si celebrano i solenni funerali, alla presenza di numerose autorità. Il 15 marzo il Consiglio delegato della città di Torino stabilisce che una delle vie comprese nel piano d’ingrandimento di Porta Nuova vada distinta col nome di Silvio Pellico.
6 febbraio, la Duchessa di Genova dà alla luce un principe a cui viene messo il nome di Tommaso.
8 febbraio, è aperta la linea telegrafica che congiunge il Piemonte alla Lombardia e al resto della rete austro-germanica.
20 febbraio, la corte inaugura la strada ferrata da Torino a Genova.
21 febbraio, muore a Torino Carlo Ferrero della Marmora, già primo aiutante di campo di re Carlo Alberto.
Marzo 1854, in seguito alle proteste suscitate dalle proposte di legge presentate alla Camera e al peggioramento dei rapporti tra l’esecutivo e la destra conservatrice, Cavour induce il Ministro dell’Interno Gustavo Ponza di San Martino a dimettersi; Rattazzi gli subentra ad interim.
26 aprile, giunge a Torino l’illustre chimico tedesco Giusto Liebig; il Re, saputo della sua presenza, gli conferisce le insegne di cavaliere dei santi Maurizio e Lazzaro.
29 aprile, muore a Torino il conte Carlo Maffei di Broglio, comendante superiore della guardia nazionale di Torino.
30 aprile, muore il barone Eusebio Bava, generale d’armata.
14 maggio, si celebra la festa dello statuto.
22 maggio, inaugurazione della strada ferrata da Torino a Susa.
30 luglio, a causa dell’epidemia di colera scoppiata a Genova, il Consiglio superiore di sanità in Torino nomina una commissione speciale per i provvedimenti necessari; il 18 agosto il monastero di Santa Croce in Torino è adibito ad uso ospedaliero; il giorno 22 stessa sorte tocca al convento delle cappuccine in Torino, messo a disposizione come lazzaretto.
13-14 dicembre, a seguito dell’aggravarsi della situazione britannica in Crimea, a Torino, nel corso di due importanti sedute del Consiglio, presiedute da Vittorio Emanuele II, si decide sulla proposta inviata l’8 dicembre da Londra in merito all’ingresso del Regno di Sardegna nel conflitto. Il governo accetta l’alleanza ponendo alcune condizioni, tra cui la concessione di un prestito, l’ammissione ai negoziati di pace, l’impegno da parte degli alleati a ottenere da Vienna la revoca dei sequestri dei beni degli emigrati. Le condizioni poste dal Regno di Sardegna vengono tutte rifiutate.
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Ente Responsabile
- Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino