Villa Germano, già Vigna Siè
La villa apparteneva all'illustre famiglia Capris di Cigliè già nel XVII secolo e il nome con cui è anche conosciuta, Il Siè, è la trasposizione piemontese del nome del paese di Cigliè, feudo della famiglia proprietaria.
Essa andò probabilmente distrutta durante l'assedio del 1706, trovandosi sulla direttiva delle fortificazioni che facevano capo a vigna Bertetti (attuale villa Carignano in Valpiana)
Sebbene villa Cigliè detta anche “Il Bara” fosse semplice e modesta, la famiglia Capris di Cigliè si affezionò talmente alla proprietà che la mantenne per quasi due secoli, lasciandola poi a Barbara Capris di Cigliè sposata con il conte Malingri di Bagnolo.
I Maligri tennero la vigna fino al 1849, anno in cui passò ai Cacherano di Bricherasio. Dopo breve tempo e fino all'inizio del '900 venne unita alla villa Brico.
Seguì una serie di cambi di proprietà.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA GERMANO, GIÀ VIGNA SIÉ
Strada Comunale dei Calleri 56
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario. Testimonianza di antica vigna qualificante la parte a Nord della Valle dei Calleri.
L'edificio di impianto seicentesco compare nell'elenco del 1706 con il nome di «Sié» confermato dalla Carta topografica della Caccia, essa è segnata con impianto lineare con rustici e un piccolo civile separato. Nella mappa del catasto napoleonico la planimetria si conserva inalterata. La Rabbini invece denuncia una aggregazione dei due corpi di fabbrica fino a formare un elemento ad «L». Il giardino e l'aia conservano l'impianto più antico. Alla fase ottocentesca di ampliamento del civile è succeduta una recentissima trasformazione.
Carta topografica della Caccia [ 1762]; A. GROSSI, 1791, p. 58; PLAN GEOMÉTRIQUE […] fol. XXIV; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 213-214.
Tavola: 60