Scuola elementare Cesare Battisti
Nata a inizio Novecento come scuola suburbana dal nome “Barriera San Paolo”, sta portando avanti un progetto di riordino del suo ricco archivio in collaborazione con l'Istoreto.
1. Storia dell'edificio
La scuola, che è stata oggetto di restauro nel 2008, è oggi succursale dell’elementare Casati.
L’inizio dei lavori di costruzione dell’edificio scolastico data 1903, su progetto dell’ing. Vigliani. La popolosità del quartiere richiede ben presto diversi ampliamenti della struttura: nel 1906 è aggiunta l’ala verso via Verzuolo, nel 1909 viene sopraelevato di un piano tutto l’edificio e nel 1912 si avvia un nuovo corpo di fabbrica su via Revello. Già nell’anno scolastico 1911-1912 la scuola deve ricorrere a tre succursali in zona rurale, poste in edifici privati: via Vigone 30, con 5 classi, strada Vecchia Grugliasco 26, con 8 classi e via Vinadio 26, con 5 classi. Nel 1912, con il primo ampliamento della cinta muraria della città, la scuola Barriera San Paolo diventa urbana e viene intitolata a Cesare Battisti.
Nel 1916-1917 parte dell’edificio, nell’area compresa fra le vie Montenegro, San Paolo e Malta, è ancora in costruzione: il progetto globale comprende 48 aule, locali per la direzione e per gli insegnanti, 2 palestre, 2 saloni per museo didattico e lavori femminili, un refettorio sotterraneo e alloggi per i bidelli. A causa dei continui aumenti dei costi del materiale e della crisi economica di inizio secolo, i lavori vengono temporaneamente abbandonati. Il Consiglio comunale (seduta 14 aprile 1919) delibera la ripresa dei lavori “per il duplice scopo di venire in sollievo della disoccupazione e di affrettare l’ultimazione di un importante edificio scolastico, di cui è fortemente sentita la necessità”.
La scuola è consegnata nel 1929-1931 ma Pietro Baricco, noto istitutore e Direttore Generale delle scuola di Torino, afferma che l’inaugurazione è avvenuta solo dieci anni dopo. La scuola, oltre al busto in bronzo di Battisti nell’atrio, reca all’ingresso delle aule le targhe commemorative dei caduti della Prima Guerra Mondiale: siccome la posa di queste è avvenuta ufficialmente nel 1929, possiamo supporre che l’inaugurazione sia riferita al nuovo ampliamento effettivamente avvenuto nel 1941.
Nel 1949 viene anche dotata di un refettorio. Nel 1968 su progetto di Bersia viene edificata un’altra ala su via Verzuolo, denominata “Villetta”, con quattro piani e palestra. Sono gli anni dei doppi turni, necessari per far fronte agli oltre 1500 alunni. Nel 1969 inizia la sperimentazione in prima elementare delle classi differenziali, con 5 alunni. Nel corso di un decennio i numeri diminuiscono: la sede ospita 945 alunni e la succursale in via Moretta circa 400. Oggi la scuola svolge ricerche sulla propria storia e promuove un progetto di restauro della struttura, in particolare sugli elementi liberty presenti in facciata.
2. Bombardamenti
La scuola elementare Cesare Battisti fu colpita da tre bombardamenti nel 1942. L'edificio di tre piani fuori terra in muratura fu colpito da bombe incendiarie e dirompenti che causarono il sinistramento dei piani con perforazione di volte al terzo piano fuori terra, distacco parziale del tetto e schiantamento di infissi dovuto a soffio di bombe. Nel 1945 risulta ripristinata la copertura del tetto degli alloggi e delle aule scolastiche. Durante la Seconda Guerra Mondiale la scuola si trasforma in sede temporanea per i sinistrati mettendo a disposizione 100 posti.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
SCUOLA ELEMENTARE C. BATTISTI
Isolato compreso tra le Vie Luserna di Rorà, Revello, Verzuolo, Vigone
Edificio per l'istruzione destinato a scuola elementare.
Edificio per l'istruzione di valore documentario ed ambientale.
Edificio costruito dal 1903 al 1905 su progetto dell'ing. Vigliani per conto del Comune di Torino: ampliato nel 1906 con la costruzione di un corpo di fabbrica a due piani su Via Verzuolo, nel 1909 con la sopraelevazione di un piano di tutto l'edificio, nel 1912 con la costruzione di un corpo di fabbrica su Via Revello.
L. OTTINO, 1951.
Tavola: 40
Bibliografia
- Baricco, Pietro, L'istruzione popolare in Torino, Eredi Botta, Torino 1865 Vai al testo digitalizzato
- Guidi, Guido, Opere culturali ed assistenziali devastate dalla guerra, in «Torino. Rivista mensile municipale», A. XXV, n. 9, settembre, 1949, Torino, pp. 25-28 Vai al testo digitalizzato
- Ottino, Leopoldo, Le scuole comunali di Torino prima del loro passaggio allo Stato, Gambino, Torino 1951
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 2, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 396 Vai al testo digitalizzato
- Catalogo dei beni culturali architettonici. Edifici scolastici, Ministero per i Beni e le Attività culturali - Comune di Torino, Torino 2009
- Città di Torino (a cura di), La scuola adotta un monumento, ITER, Torino
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino, Annuario Statistico della Città di Torino, 1903-1938
- ASCT Fondo danni di guerra, inv. 1456, cart. 30, fasc. 35, n.ord. 1
- Archivio storico della Città di Torino (a cura di), Miscellanea Istruzione 514. Piano Quinquennale di Edilizia Scolastica Materna e dell’Obbligo, [S.l, s.n.] s.d.
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Ente Responsabile
- Fondazione Tancredi di Barolo
- Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà