Silvio Geuna (Chieri 1909 - Torino 1998)
Illustre figura nella storia della Resistenza piemontese e in quella civile segnata da una militanza di cattolico impegnato in vari ruoli di responsabilità. Partigiano a capo del Comitato di liberazione, nel 1944 venne catturato all'interno del Duomo dai fascisti e condannato alla fucilazione dove chiese di morire al posto del generale Perotti, comandante militare del Piemonte. Liberato dai partigiani entrò nuovamente in politica ricoprendo diverse cariche istituzionali: deputato alla costituente nuovamente alla camera e assessore all'edilizia nel Comune di Torino. Ormai avanti negli anni, continuò la sua fervida attività scrivendo un libro sulle memorie della sua prigionia: Le Rossi Torri di Ivrea. Ottenne la medaglia al valor militare e due croci di guerra al merito partigiano.
Bibliografia
- Fusi, Valdo, Fiori rossi al Martinetto. Il processo di Torino: aprile 1944, Mursia, Milano 1968
- Cipolla, Ruggero, I miei condannati a morte. Lettere e testimonianze, Il Punto, Torino 1998 , 172, 178
- Giovana, Mario, Geuna, Silvio, in Collotti, Enzo - Sandri, Renato - Sessi, Frediano (a cura di), Dizionario della Resistenza. Luoghi, formazioni, protagonisti, Vol. II, G. Einaudi, Torino 2001, p. 551
- Pansa, Giampaolo, "Viva l'Italia libera!". Storia e documenti del primo Comitato militare del C.L.N. regionale piemontese, Città di Torino - Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, Torino 2004 , pp. 15, 17, 59, 61, 62
- Greppi, Carlo, Sarò fucilato all'alba per un ideale, in «Turin. Storia e storie della città», A. II, n. 2, aprile, 2013, Torino, pp. 60-68