Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Vittorio Bonadé Bottino (Torino, 1889-1979)

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Nascita: 03 Ottobre 1889

Morte: 24 Marzo 1979

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  • ingegnere

1. Dal 1914 al 1940

Laureato al Politecnico di Torino nel 1914, si impegna nello stesso anno nel servizio idrico del Genio civile in Reggio Calabria, dove si trasferisce nel Genio minatori per tutta la durata della guerra. Nel 1919 è impiegato come calcolatore del cemento armato nello studio dell'ingegner Giacomo Mattè Trucco, allora impegnato nella progettazione della FIAT Lingotto. Nel 1923 lavora con l'ingegner Francesco Cartesegna, al progetto della linea ferroviaria «Celerissima» Torino-Milano-Genova, promossa e non realizzata da Gualino e Agnelli. Inizia nel 1924, con la progettazione e la direzione lavori di un’industria vetraria e per la distillazione del carbon fossile a Porto Marghera (VE), la collaborazione, duratura, con Giovanni Agnelli, formalizzata nel 1929 quando Vittorio Bonadè Bottino accetta l’invito a organizzare il servizio centrale costruzioni FIAT. Intanto, a Torino, è del 1926 la progettazione del cinema Corso di corso Vittorio Emanale II e dell’autostrada per Milano. Tra il 1931 e il 1936 è la progettazione, per conto di Agnelli, del comprensorio turistico e sciistico di Sestrière, tra cui il grande edificio a forma di torre cilindrica, una sorta di grande dormitorio per gli sciatori. Modello poi ripreso per la colonia marina di Apuania (1933) e per quella montana di Oulx (1936). Nel 1935-36 è impegnato nella costruzione di una parte della via Roma nuova (tra cui l’albergo Principi di Piemonte) e nel cantiere dello stabilimento Fiat a Mirafiori, la cui progettazione è preceduta da un celebre viaggio negli Stati Uniti (settembre-ottobre1936) con Agnelli. Tra il 1939 ed il 1945 allestisce rifugi antiaerei per grandi masse di lavoratori, progetta complessi per l'industria di guerra (tra cui l'Officina riparazione motori di sommergibili a Napoli, del 1941) e dà inizio alla progettazione di case per lavoratori, ambito che avrà grande sviluppo in seguito (le prime sono quelle di via Carlo del Prete a Torino del 1939 e il villaggio Agnelli a Villar Perosa presso Pinerolo del 1940-41).

2. Il secondo dopoguerra

Fino al 1947 è impegnato in lavori di ricostruzione e riconversione a seguito dei danni bellici (tra cui il sollevamento con martinetti idraulici di parte della pista di collaudo al Lingotto). Sino alla fine degli anni Cinquanta, oltre che per la FIAT, è impegnato in progetti per il piano INA Casa a Torino, Avigliana, Chieri, Pinerolo, Modena, Firenze, Suzzara, Brescia, Milano, Napoli. Nel 1956 inizia la sua collaborazione con le Imprese italiane all'estero (Impresit, di cui diverrà presidente) realizzando la diga dei Kariba (1956-60), seguita da altre importanti realizzazioni in Pakistan, sull'Orinoco (in Venezuela) e in Nigeria. Del 1957-60 è il coordinamento della costruzione della autostrada Ceva-Savona. Del 1960-63 è il raddoppio dello stabilimento Fiat di Mirafiori, con la costruzione del complesso di Mirafiori-Sud (con L. Ravelli, premio In-Arch sezione Piemontese); del 1964-66 l’intervento per il traforo del Gran San Bernardo; del 1966-69 il grande stabilimento automobilistico di Togliattigrad in Unione Sovietica. Dopo il 1967, cura la progettazione e direzione lavori di una serie di stabilimenti in tutta Italia: a Rivalta di Torino (1966-1967), Crescentino (1970-1973), Lecce (1970-1971), Cassino, Termoli, Vasto e Sulmona (1970-1972), Verrone (Vercelli, 1972-1975). Anche manager, è stato nel consiglio di amministrazione della Fiat, presidente della Società autostrada Torino-Savona e della Impregilo.

 

Sitografia

  • Dizionario Biografico Treccani, voce scritta da Bruno Signorelli: www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-bonade-bottino_(Dizionario-Biografico)

Luoghi correlati

Ente Responsabile

  • SIAT