L'Espace, ex Stabilimento Cinematografico Ambrosio
L'Espace è stato inaugurato nel 2001 e ha ospitato la Compagnia Sperimentale Drammatica e la sua ricca programmazione, nonché importanti manifestazioni di respiro internazionale, rassegne e festival. Il teatro occupa i locali di un rilevante edificio storico, sede e teatro di posa dell'Ambrosio Film, tempio del cinema muto, costruito su progetto di Pietro Fenoglio nel 1911.
A partire dal 1904 il ragionier Arturo Ambrosio, in compagnia dell'amico Roberto Omegna, dà vita ad alcuni esperimenti in ambito cinematografico. Al 1906 data la Arturo Ambrosio & C. s.n.c. con sede in via Santa Teresa, trasformata l'anno successivo nella Società Anonima Ambrosio (successivamente conosciuta come Ambrosio Film). Dopo pochi anni Ambrosio acquista una sala cinematografica in via Catania 30.
Nel 1911 la casa di produzione Ambrosio decide di costruire nuovi impianti riadattando ad altri usi il vecchio stabilimento; il nuovo lotto è a poche decine di metri dal vecchio studio di via Catania, compreso fra le vie Mantova e Modena e la riva della Dora. Il nuovo complesso, edificato da Pietro Fenoglio, appare concepito con buona conoscenza dei problemi tecnici, risolti con alcune brillanti soluzioni. Fenoglio imposta il gran teatro di posa con robusti pilastri di ferro a reggere le incavallature del tetto vetrato a due falde sormontato da un lucernario; il teatro, sopraelevato rispetto al terreno, sorge su un basamento in cemento armato, sotto il quale si trova uno spazio di uguali dimensioni, adibito a laboratorio e magazzino degli scenari, spazi collegati da un montacarichi che permette la comunicazione attraverso una botola. La palazzina destinata a ospitare gli uffici e alcuni laboratori tecnici è attigua al teatro di posa; affacciata su via Mantova, a due piani fuori terra, la costruzione presenta oggi una facciata inalterata dall’epoca di costruzione. Al di là di un ampio cortile, un altro corpo di fabbrica, affiancato su via Modena, ospita laboratori e garage; in fondo al cortile, un terzo fabbricato, a uso magazzino, collega le due ali del complesso. L’ampio spazio compreso fra i tre fabbricati è aperto sul quarto lato verso il fiume, da cui è separato solo da un argine erboso, fornendo in tal modo buone possibilità per le riprese in esterni.
Nella palazzina di via Mantova, al piano terreno sono collocati gli uffici di Ambrosio, Omegna, Frusta, Rodolfi e dello scultore Ridoni, quest’ultimo attiguo ad una stanza destinata ai pittori scenografi; al primo piano, spazi per gli operatori e i fotografi, e una piccola camera oscura per prova di sviluppo. Gli altri corpi di fabbrica ospitano, al piano terreno, officine e laboratori d’ogni tipo, mentre al piano superiore trovano posto il laboratorio di sartoria e il guardaroba, in comunicazione con i camerini e gli spogliatoi per gli attori e le comparse; attraverso una grande scalinata i camerini comunicano direttamente con il teatro di posa.
Tra la fine del 1914 e l’inizio del 1915 la Società Ambrosio acquista un vasto appezzamento di terreno adiacente a quanto già in suo possesso, così da costruire un lotto unico; scopo dell’acquisto è avere a disposizione grandi spazi per riprese d’esterni e un lungo fronte sulla riva del fiume, oltre a poter contare su un teatro di posa supplementare, sia pure all’aperto. Si tratta, però, di un investimento che non tiene conto della crisi europea che ha già raggiunto l’Ambrosio stessa; nel 1916 l’azienda sospenderà la produzione per tre anni e dalla crisi non si riprenderà più. Il teatro non viene costruito e il terreno non riceve una destinazione a boschi e prati, bensì viene coltivato a orto, forse, almeno in un primo tempo, come soluzione alle penurie alimentari del tempo di guerra.
La Società Anonima Ambrosio è dichiarata fallita il 4 dicembre 1924; nel 1929, terreni e fabbricati vengono venduti per 900.000 lire alla Società Edifici Civili e Industriali; essi passano successivamente di mano in mano, vengono adibiti a usi diversi e oggi vivono una seconda vita, poiché le palazzine ospitano studi professionali, centri culturali, locali di spettacolo, e il teatro di posa è stato trasformato in un insolito open space per architetti e grafici.
Lo spazio sottostante è stato rilevato dal 2001, con i locali collegati, dalla Compagnia Sperimentale Drammatica, diretta da Beppe Bergamasco e Ulla Alasjärvi, e trasformato in un centro di spettacoli e di studi. Un’architettura industriale dei primi del Novecento, ora completamente ristrutturata con i contributi della Regione Piemonte, Comune di Torino, della Compagnia San Paolo e della Fondazione C.R.T. e trasformata nell’Espace, struttura polifunzionale adatta a rispondere alle più svariate tipologie di eventi e di pubblico.
Attualmente gli spazi sono occupati da un locale, il Q35, prima situato in Barriera di Milano in via Quittengo 35.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
EX STABILIMENTO CINEMATOGRAFICO AMBROSIO
Via Mantova 34, 36, Lungo Dora Firenze
Edificio per la produzione cinematografica ristrutturato in edificio industriale.
Segnalazione di edificio industriale di interesse documentario, raro esempio rimasto in Torino di Stabilimento cinematografico in condizioni relativamente originali.
Su progetto datato 1912, edificazione ad opera dell'ing. Pietro Fenoglio.
R. NELVA. B. SIGNORELLI, Le opere di Pietro Fenoglio […], 1979.
Tavola: 42
Bibliografia
- Domenico De Gregorio, Nascita e morte della Ambrosio Film, in «Bianco e Nero», 1-2, 1963, pp. 70-76
- Rondolino, Gianni, Torino anni '20: il cinema in Torino, 1920-1936. Società e cultura tra sviluppo industriale e capitalismo, Edizioni Progetto, Torino 1976, pp. 201-205
- Nelva, Riccardo - Signorelli, Bruno, Le opere di Pietro Fenoglio nel clima dell’Art Nouveau internazionale, Dedalo, Bari 1979 , p. 62
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 430 Vai alla pagina digitalizzata
- Fabri, Ira (a cura di), Le fabbriche della fantasticheria. Atti di nascita del cinema a Torino, Testo & immagine, Torino 1997
- Albert Friedemann, Appunti per la storia dell'industria cinematografica a Torino. Stabilimenti e teatri di posa, FERT, Torino 1999
- Friedemann, Alberto, Le case di vetro. Stabilimenti cinematografici e teatri di posa a Torino, Associazione Fert, Torino 2002 , p. 49
- Il territorio della confluenza. Viaggio nella Circoscrizione 7, Circoscrizione 7 - Città di Torino, Torino 2004 , p. 126
- Friedemann, Alberto, Momenti di gloria. I primi teatri di posa, in «Turin. Storia e storie della città», A. II, n. 6, ottobre, 2013, Torino, pp. 19-21
Sitografia
Fonti Archivistiche
- Archivio Storico della Città di Torino, Progetti edilizi, 1912, pratica n. 5.
Fototeca
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Ente Responsabile
- Urban Center Metropolitano
- Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria