Orologio solare, Seminario Metropolitano, Cortile
Nel cortile interno, a due ordini di loggiati, del Seminario Metropolitano, erano disposti su tre lati ben sei orologi solari, di quattro di essi, quelli sulle due pareti laterali, non rimangono che gli gnomoni. Sulla parete rivolta a Est di fronte all'ingresso, sotto la torretta dell'orologio, sono tracciati due quadranti solari.
Sulla parete rivolta a Est di fronte all'ingresso, sotto la torretta dell'orologio, sono tracciati due quadranti solari. Il quadrante sulla sinistra reca la scritta “Babylon sic Roma secat” (Babilonia così Roma indica l'ora) che indicherebbe la presenza di linee orarie babiloniche e italiche; sono visibili le ore italiche in numeri arabi, tracciate in nero, le corrispondenti linee canoniche in numeri romani, la linea equinoziale, tracciata in senso trasversale sul quadrante, su cui scorrono l'estremità dell'ombra o il fascio luminoso determinati dallo gnomone nei giorni degli equinozi e la linea di meridiana del Mezzogiorno locale. Il quadrante a destra reca le scritte “Sic Gallia coelum” e “Secat Idumaeus tempora sacra Deo” (Così come le linee francesi indicano le ore solari, quelle canoniche scandiscono i momenti da dedicare a Dio) con ore francesi, in numeri romani, tracciate in nero, ore antiche (canoniche) in rosso, in numeri arabi e linea equinoziale.
Gli orologi solari sono databili 1720 e sono stati restaurati nel 1975.
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