Armando Testa (Torino, 1917-1992)
Grafico, pubblicitario, pittore, cartonista italiano. Ha ideato e realizzato molte tra le più celebri pubblicità commerciali dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta.
Biografia
1917 nasce
1937 vince il primo concorso di grafica
1946 apre il primo studio Testa
1956 nasce l’agenzia Armando Testa
1958 firma il manifesto delle Olimpiadi di Roma
1978 lo studio si trasforma in Spa
1992 morte
Armando Testa nasce nel 1917 a Torino, dove frequenta la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia. Tra i suoi professori c’è il pittore Ezio D’Errico, il quale lo avvicina all’arte contemporanea e alla creatività che saranno la cifra stilistica di tutta la sua vita. Nel 1937 vince il suo primo concorso per la realizzazione di un manifesto. Dopo la guerra, che lo vede impegnato come aviere in Africa, Testa comincia a dedicarsi alla grafica pubblicitaria; nel 1946 apre il primo studio, si sposa con Lidia de Barberis e comincia a collaborare con importanti aziende italiane come Martini&Rossi, Borsalino, Carpano. Nel 1956 lo studio si trasforma in agenzia di grafica pubblicitaria (in società con la moglie e il cognato), che immediatamente si apre alla neonata pubblicità televisiva. Testa è artefice di alcuni degli spot che, più di altri, hanno caratterizzato i primi anni della televisione italiana, diventando vere icone culturali dell’intera nazione: il Digestivo Antonetto, l’aperitivo Punt e Mes, il caffè Paulista della Lavazza, l’ippopotamo Pippo della Lines. Nel 1958 è firmato da lui il manifesto ufficiale delle Olimpiadi di Roma. Parallelamente al lavoro dello studio, tra il 1965 e il 1971, Testa insegna Disegno e Composizione della Stampa presso il Politecnico di Torino e nel 1978 si risposa con Gemma De Angelis. Nello stesso anno lo Studio Testa diventa Armando Testa S.p.A. cui vengono associati i suoi tre figli, aprendo negli anni seguenti sedi a Milano, Roma e all’estero. Dalla metà degli anni Ottanta, Testa s’impegna personalmente nella creazione di manifesti per eventi e istituzioni culturali e di impegno sociale: da Amnesty International alla Croce Rossa. Armando Testa muore a Torino il 20 marzo 1992.
Bibliografia
- Omar Calabrese, Gillo Dorfles, Arturo Carlo Quintavalle (a cura di), Armando Testa: il segno e la pubblicità (mostra tenuta a Torino nel 1985), Mazzotta, Milano 1985
- Germano Celant, Gillo Dorfles (a cura di), Armando Testa: una retrospettiva (catalogo della mostra tenuta a Firenze nel 1993), Electa, Milano 1993
- Armando Testa (catalogo della mostra tenuta a Rivoli nel 2001), Charta, Milano 2001
- Armando Testa: 40 years of italian creative design (catalogo della mostra tenuta a New York e Los Angeles nel 1987-1988), Allemandi & C 2001
Sitografia
Ente Responsabile
- ISMEL