Palazzo della Borsa Valori
I lavori per la costruzione del nuovo palazzo della Borsa Valori, in via San Francesco da Paola, iniziano nel 1953 e si concludono nel 1956. Il progetto, presentato al concorso indetto dalla Camera di Commercio, è vinto dagli architetti Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Giorgio Raineri e Giuseppe Raineri. La Borsa Valori viene chiusa nel 1992. Nel 2010 gli architetti Aimaro Isola e Giorgio Raineri presentano un progetto di riqualificazione dell’edificio.
Dopo la distruzione del vecchio palazzo della Borsa Valori a causa dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, la Camera di Commercio di Torino decide di far costruire un nuovo edificio. Nel 1951 è bandito un concorso, che, il 7 marzo del 1953, viene vinto dagli architetti Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Giorgio Raineri e Giuseppe Raineri con il progetto «Stellage», termine tratto dal linguaggio borsistico che indica un particolare tipo di contratto.
L'edificio fu costruito sull'area che un tempo era occupata da edifici a padiglione che ospitavano gli uffici della "disciplina autoveicoli", sinistrati il 13 agosto 1943 (lesioni alle volte e ai muricci e danni agli infissi) e subito ripristinati.
I lavori iniziano nell’autunno dello stesso anno e impegnano oltre 350 milioni di lire. L’edificio costruito è all’avanguardia: il salone centrale, di oltre 20.000 metri cubi, è sormontato da una cupola in alluminio, larga 40 metri. L’edificio dispone, al momento dell’inaugurazione, di quadri elettrici luminosi, di oltre 400 apparecchi telefonici e 140 linee esterne. Gli architetti Gabetti e Isola progettano anche gli arredi per gli interni. L’edificio viene inaugurato il 9 luglio 1956, anche se non in maniera ufficiale, a causa delle tensioni fra il governo e gli agenti di cambio, che spingono molte autorità ad annullare la loro presenza all’ultimo momento.
La Borsa Valori viene destinata alle contrattazioni borsistiche fino al 1992, quando viene chiusa a causa degli effetti dell’introduzione della borsa telematica. Per circa vent’anni l’edificio rimane chiuso e inutilizzato. Nel 2010 lo studio di Aimaro Isola e del figlio e Giorgio Raineri presentano un progetto di riqualificazione dell’edificio, che viene trasformato in un centro polifunzionale, collegato direttamente al palazzo del Centro congressi «Torino Incontra» della Camera di Commercio.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
BORSA VALORI
Via S. Francesco da Paola 28
Edificio per terziario superiore.
Edificio di valore documentano, significativa testimonianza delle prime ricerche di architettura post-razionalista e del rinnovo post-bellico dell'edilizia del terziario pubblico nel centro storico.
Progetto di Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d'Isola, Giorgio Raineri. Strutture di Giuseppe Raineri.
"Casabella", 1957, n. 215; "L'Architecture d'aujourd'hui", 1957, n. 53; "Werk Bauen+ Wohnen", 1980, n. 11; "Domus", 1957, n. 331.
Tavola: 49
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 322 Vai alla pagina digitalizzata
- Castronovo, Valerio, Torino, Laterza, Roma - Bari 1987
- Olmo, Carlo, Gabetti e Isola. Architetture, U. Allemandi, Torino 1993
- Rossotti, Renzo, Se c'era la luna. Torino sotto le bombe, Fogola, Torino 1993 , p. 123
- Levi, Fabio - Maida, Bruno (a cura di), La città e lo sviluppo. Crescita e disordine a Torino, 1945-1970, Franco Angeli, Milano 2002
- Passoni, Riccardo (a cura di), Torino la città che cambia. Fotografie 1880-1930. Catalogo della mostra (Torino, 9 aprile - 9 ottobre 2011), Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2011 , p. 245
- Alberto Papuzzi (a cura di), La Borsa Valori di Torino. Il progetto, la sua storia, Allemandi, Torino 2011
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- ISMEL