Leopoldo Lanfranco (Torino, 1905-1945)
Militante comunista e figura di spicco dell’antifascismo torinese, è tra gli organizzatori degli scioperi degli operai torinesi nel marzo 1943. Dopo l’8 settembre aderisce alla Resistenza operando con la Brigata Garibaldi nella zona di Barge.
Nato a Torino il 19 ottobre 1905, milita fin dal 1925 nelle fila del Partito Comunista Italiano. Nel 1926, in seguito alla promulgazione delle leggi eccezionali è più volte arrestato per la sua attività politica. Nel 1934 è condannato al confino nell’isola di Ponza, dove entra in contatto con Umberto Terracini, Giovanni Roveda e Pietro Secchia, che svolgono un ruolo cruciale nella sua formazione politica. Tornato a Torino nel 1939, è assunto, non senza difficoltà, come operaio alla Fiat Mirafiori.
Nel capoluogo piemontese riprende i contatti con l’organizzazione comunista clandestina diventandone una delle figure di maggior rilievo. Il 5 marzo 1943 è tra i principali organizzatori degli scioperi degli operai torinesi, pagando con l’arresto il proprio impegno. Liberato il 26 luglio dello stesso anno, diventa responsabile del settore sindacale e membro della segreteria della federazione comunista cittadina.
Dopo l’8 settembre è attivo organizzatore delle Squadre di Azione Patriottica nelle fabbriche torinesi, partecipando alla resistenza nella zona di Barge, dove si trasferisce per motivi di sicurezza. Troppo noto alle forze di polizia torinesi, è infatti inquadrato, con l’incarico di commissario politico, della IV Brigata Garibaldi Carlo Pisacane. Il 2 febbraio 1945, recatosi per un’ispezione a Villafranca Piemonte, è catturato da una squadra fascista. Interrogato e sottoposto a tortura, muore fucilato.
Alla sua memoria il Comune di Torino ha intitolato, nel settembre 2008, una strada nel quartiere Santa Rita (già via Bainsizza 20 e via Filadelfia 123). Nella stessa occasione intitolava una via (già corso Agnelli 46) anche ai fratelli Ettore ed Ennio Carando, anch'essi caduti nella lotta di Resistenza a Villafranca.
Cronologia
1925 adesione al Partito Comunista Italiano;
1934 condanna al confino nell’Isola di Ponza;
1939 rientra a Torino;
5 marzo 1943 è tra i principali organizzatori degli scioperi degli operai torinesi;
8 settembre 1943 aderisce alla resistenza ed è inviato a Barge nelle fila della Brigata Garibaldi.
Bibliografia
- Andreucci, Franco - Detti, Tommaso, Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, 1853-1943, Editori riuniti, Roma 1975-1979
- Spriano, Paolo, Storia del Partito Comunista Italiano. La Resistenza. Togliatti e il partito nuovo, Vol. 5, G. Einaudi, Torino 1975
- Un giorno del ’43. La classe operaia sciopera, Gruppo editoriale Piemonte, Torino 1983 , 31, 41, 44, 62, 69, 75, 78, 99, 104, 107, 134, 146, 147, 189
Sitografia
- ANPI http://www.anpi.it/donne-e-uomini/leo-lanfranco/
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- ISMEL