Centro Civico Circoscrizionale
Il Centro civico circoscrizionale di corso Vercelli 15 è l’edificio che ospita i servizi ai cittadini della Circoscrizione VII.
Il complesso che ospita il Centro civico circoscrizionale della Circoscrizione VII è stato concepito, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta del Novecento, come un “centro civico tipo”, luogo in grado di riunire tutti i servizi comunali, socio-sanitari e assistenziali decentrati e di costituire un centro di vita associativa per la popolazione del territorio ad esso afferente, un polo di riferimento della convivenza dei cittadini, pochi anni dopo la suddivisione della città in 23 quartieri, avvenuta nel 1976, e la nascita spontanea dei primi comitati di quartiere di quegli stessi anni. Il complesso, costituito da diversi corpi di fabbrica tra loro ortogonali, ha un “gemello” nel centro civico della Circoscrizione III. Originariamente destinato al quartiere Aurora, prima del suo accorpamento nella VII Circoscrizione, viene inaugurato nel 1982.
La progettazione dell'edificio, costituito da un unico contenitore con cubatura di 16.5000 metri cubi, è stata guidata da varie esigenze da soddisfare, sottolineate dall'Ufficio Decentramento e Organizzazione del Comune. Il complesso si sviluppa essenzialmente su due piani fuori terra oltre ad un piano interrato, per una superficie in pianta di oltre 2.000 metri quadri. La superficie utile dell’edificio è di circa 4.500 metri quadri suddivisa fra i tre piani. All’esterno una lunga pensilina in cemento armato accompagna il percorso pedonale dall’ingresso su corso Vercelli sino all’entrata principale.
Fra gli altri servizi, il complesso ha ospitato fino a pochi anni or sono la Biblioteca civica “Dina Rebaudengo”, appartenente alla rete del Sistema bibliotecario urbano.
Il mosaico
Il corridoio d’ingresso al Centro civico, sotto la pensilina in cemento armato, è stato recentemente decorato con un mosaico parietale inaugurato l’8 ottobre 2009. Il mosaico, ideato da Luciano Cappellari professore del I Liceo Artistico e realizzato dai suoi allievi, è a tecnica mista, con tessere in ceramica frammentata, specchio e pasta vitrea. L’opera, che s’intitola “Frammenti di territorio”, si sviluppa su entrambe le pareti per una lunghezza totale di circa 16 metri, occupando complessivamente una superficie di circa 60 mq. L’immagine, fortemente legata al territorio della circoscrizione, si configura come una serie di fotogrammi in sequenza che sulla parete di sinistra trattano, con la tecnica a ceramica frammentata, il tema degli edifici e del paesaggio; sulla parete di destra, con le tessere in pasta vitrea, il tema del mercato dei fiori e della frutta e verdura. L’ispirazione per la realizzazione dell’opera è derivata dal “vagabondare” a piedi per la circoscrizione, cogliendo immagini, colori, suoni e profumi dell’ambiente.
Lato sinistro
Camminando lungo il corridoio si possono individuare, nell’ordine, a sinistra, nella parte alta: lo scorcio di una delle Torri Rivella, la tettoia del mercato coperto di Porta Palazzo, una pensilina aggettante dal tetto del Palafuksas, un finestrone dell’ex Fonderia Martini in corso Regina Margherita, un particolare del frontone della stazione Ciriè-Lanzo di corso Giulio Cesare, una locomotiva del Museo Ferroviario con la Basilica di Superga sullo sfondo, Piazza Montebello, l’ingresso del cimitero monumentale di corso Novara, un traliccio del gasometro di lungo Dora Siena, la “Fetta di polenta” dell’architetto Antonelli in corso San Maurizio, il motovelodromo di corso Casale, la passerella dell’edificio CEAT di via Bologna; nella parte bassa: uno scorcio del ponte Mosca, un palazzo di inizio Novecento in corso San Maurizio, i fiumi Dora e Po e papere, a testimonianza della fauna, con alberi e parchi delle rive.
Lato destro
Il lato destro è decorato con fiori e frutti che vogliono ricordare la presenza, nella Circoscrizione VII, del mercato orto-frutticolo di Porta Palazzo e di quello dei fiori, in via Perugia. Un nastro in ceramica frammentata raccoglie, incastonate, formelle a mosaico in pasta vitrea che rappresentano fiori, frutta e verdura.
La scultura
La scultura, intitolata “Contrappunto-Scultura modulare urbana”, è opera dello scultore torinese Massimo Ghiotti, presente in oltre venti musei e istituzioni pubbliche nazionali e internazionali. L’opera, che è da poco stata data in concessione in comodato gratuito alla Circoscrizione VII ed è costituita dall’insieme di 46 putrelle lunghe un metro unite e saldate a costituire un unico blocco scultoreo alto 5,12 metri., è fortemente ispirata all’“essenza” di Torino, richiamando il tema della produzione industriale e la razionalità e la simmetria dello spazio urbano. Di colore rosso vivo, la scultura rimanda, altresì, al pensiero della fiamma olimpica di Torino 2006. Fin dall’ottobre 2007 è stata, infatti, esposta in piazza Castello ed è stata pubblicata anche sul «New York Times» e sul «New York Herald Tribune», come immagine di un servizio giornalistico a piena pagina sulla città di Torino.
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Ente Responsabile
- Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria